Iva su benzina e bollette: il Giudice di Pace di Venezia ha stabilito che la tassa sulla tassa è illegittima e va restituita ai cittadini
Vi sembra giusto pagare una tassa sulla tassa? Gli italiani non se ne accorgono ma lo fanno praticamente ogni giorno, anche in situazioni all’apparenza “innocue”. Il Giudice di Pace di Venezia ha stabilito in questi giorni che quando si paga il rifornimento di carburante oppure le bollette della luce e del gas la spesa è più alta di quello che si crede.
Lo Stato, infatti, costringe il cittadino a pagare l’Iva (Imposta sul Valore Aggiunto) anche sull’accisa che si applica al prodotto. Peccato che la tassa sulla tassa sia illegittima, dunque bisogna restituire quanto versato ingiustamente. Cerchiamo di fare chiarezza. Le accise sono imposte che gravano sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo (esistono accise sui tabacchi, sulla benzina e molte altre).
La sentenza si riferisce a un consumatore che ha chiesto la restituzione dell’Iva pagata sulla bolletta del gas: il ragionamento da fare può sembrare contorto, dunque vanno usate parole semplici. L’importo delle accise aumenta progressivamente a causa dell’Iva, ma si tratta di un meccanismo privo di senso.
In effetti, l’accisa è un’imposta e viene versata allo Stato, quindi non ha alcun valore aggiunto, cioè non esiste una produzione da tassare e l’Iva non dovrebbe esistere. Il cittadino a cui il Giudice di Pace ha dato ragione sarà risarcito, una sentenza che può far tornare ottimisti gli italiani.
23 Luglio 2015 @ 14:53
Solo in Italia la gente vive per pagare tasse e basta, nulla ci torna indietro, o forse da adesso si. Speriamo! Se penso a tutti i soldi che ho dati a quelli dell’Eni con cui mi sono trovata malissimo, infatti poi ho cambiato con Edison, ora va un po’ meglio, ma si deve fare giustizia!