Pestaggio Alberto Bonanni, periti gip: “Morte innescata da percosse”
Gli esperti nominati dal gip Tiziana Coccoluto hanno affermato che la morte di Alberto Boanni avvenuta nel 2011 scaturì dal pestaggio, fu innescata dalle percosse subite alla testa e al volto. La seconda inchiesta sulla morte di Bonanni, è stata aperta dalla procura di Roma dopo il decesso del ragazzo; quattro le persone accusate di aver partecipato al pestaggio, poi condannate per tentato omicidio, con pene comprese tra i 9 e 13 anni di reclusione.
La neoplasia cerebrale asintomatica di cui era inconsapevole portatore Bonanni, sarebbe stata aggravata dai colpi ricevuti. Le percosse, infatti, sarebbero state “idonee e sufficienti, qualitativamente e quantitativamente, a causare l’aumento dell’effetto massa della nepolasia“. “Se il trauma avesse agito su un encefalo sano – hanno aggiunto i periti – secondo le leggi scientifico-statistiche non avrebbero condotto al coma e alla morte“.