Continuano le trattative per rinforzare la squadra e già nella tarda serata di ieri – come riportato da Mario Giunta di Sky – avrebbero preso il via ufficialmente i primi contatti tra Roma e Manchester City per Dzeko. Dopo ha confermato anche Gianluca Di Marzio. Secondo lui, infatti, Sabatini lo scorso pomeriggio ha incontrato l’agente del giocatore a Milano e le parti avrebbero già un accordo. Ma secondo Pedullà la Roma non si ferma qua ed ecco che spunta anche l’imminente offerta ufficiale per Mitrovic, giocatore accostato al Newcastle gli ultimi giorni.
Per due attaccanti che potrebbero arrivare altri due potrebbero partire e i nomi sono sempre i loro: Destro e Doumbia. Per il primo è sempre viva la pista Monaco, ma manca il suo assenso. Ma la Roma ha pensato anche a Baba per la difesa (secondo diverse testate l’affare può essere concluso) e Sirigu, portiere del PSG, che secondo molti aveva già le valigie mano. Ad allontanare le voci di un possibile trasferimento è stato il presidente del club francese, che ha detto:
“Salvatore è un ottimo portiere e non dimentico che nel 2011 è stato uno dei primi a credere nel nostro progetto. Ci ha aiutato a costruire velocemente una squadra competitiva con la quale ha vinto tre campionati e altri trofei. Se vogliamo lottare per il vertice in Europa però, serve più di un giocatore forte per ogni ruolo chiave. Così accade in tutti i grandi club europei e Sirigu ne è consapevole”.
Dal ritiro ha parlato anche Iturbe, che durante la stagione è stato spesso criticato dai tifosi. Durante la conferenza il giocatore ha parlato della stagione che verrà di quello che si aspetta in vista dei rinforzi presi da Milan e Inter e di come ha gestito le polemiche nei suoi confronti:
“Noi siamo forti, sarà difficilissimo per noi quest’anno. Si stanno rinforzando alla grande, ma la Roma sta iniziando bene già con il preparatore fisico. Anche questo conta tanto, non solo i giocatori. Poi speriamo arrivi qualcuno a darci una mano. Le critiche ci sono sempre. Penso che non do retta a quello che mi dicono, a meno che non siano i compagni o il mister. Sono forte di testa, perché ho sempre lavorato anche con le critiche”.