I borseggiatori della Stazione Termini non risparmiano proprio nessuno: anche il presidente dell’associazione dei consumatori Codacons, Carlo Rienzi, ha lamentato un furto, raccontando l’episodio e lanciando nuovamente l’allarme su quello che accade quotidianamente all’interno dello scalo ferroviario.
La denuncia dell’associazione è chiara, non esiste alcuna attività di controllo e vigilanza utile a stroncare il fenomeno. Rienzi ha riferito di aver rinunciato al taxi a causa della lunga coda che si era formata due giorni fa, domenica 5 luglio 2015. Una volta entrato nella Metro, è stato urtato in modo intenzionale da alcune persone che in pochi secondi gli hanno sfilato il portafoglio senza che se ne accorgesse.
Il presidente del Codacons ha così commentato il fatto:
È evidente che se il numero di taxi operanti in città fosse adeguato alle esigenze dell’utenza, e se presso la stazione vi fosse stato un servizio di vigilanza efficiente, tutto ciò non sarebbe accaduto. Invece cittadini e turisti sono costretti a subire file di ore prima di riuscire a salire su un taxi, con i tassisti che dichiarano guerra a servizi alternativi come Uber, mentre ladri e borseggiatori, grazie alla carenza di controlli, sono i veri padroni della Stazione Termini. Nella denuncia depositata e relativa all’episodio di ieri ho chiesto anche di accertare cosa faccia in concreto il Comune per contrastare la microcriminalità imperante a Termini.