La Prefettura di Roma ha disposto la precettazione di macchinisti e dipendenti Atac e Roma Tpl e ha così dato lo stop definitivo allo sciopero del 27 luglio
Sin dall’annuncio dello sciopero del 27 luglio il Garante ha invitato il Prefetto a intervenire, soprattutto perché da inizio mese il trasporto pubblico romano ha già subito molti scossoni a causa dei vari ritardi e delle conseguenti proteste dei pendolari. Ecco allora che ieri è stato diramato un comunicato stampa della Prefettura in cui si annuncia la disposizione della precettazione di Atac e Roma Tpl. Un decisione necessaria per far sì che non si verifichino ulteriori disagi. E il provvedimento è stato notificato ad organizzazioni sindacali e lavoratori.
“In relazione allo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale, indetto per la giornata del 27 luglio prossimo, si comunica che il Prefetto di Roma ha disposto la precettazione dei macchinisti dell’ATAC e dei dipendenti di ROMA TPL scarl, società che gestisce le linee degli autobus nelle periferie della Capitale.
La decisione è giunta al termine di un ciclo di incontri con le sigle sindacali, iniziato ieri e proseguito nella giornata di oggi, al fine di raggiungere una conciliazione tra le parti.
A fronte, infatti, della disponibilità delle sigle ORSA e FAISA CISAL a compiere una responsabile rinuncia all’azione di sciopero, si sono registrate posizioni delle altre organizzazioni che hanno ritenuto di non poter rinunciare all’astensione dal lavoro proclamata.
La precettazione si è, dunque, resa necessaria per evitare che le criticità del trasporto urbano emerse nei giorni scorsi – rilevate anche dalla Commissione di garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali – subissero un ulteriore aggravamento, compromettendo l’esercizio della libertà di circolazione dei cittadini, costituzionalmente garantita.
Il provvedimento di precettazione, la cui inosservanza sarà sanzionata a norma di legge, è in corso di notificazione alle organizzazioni sindacali e, per il tramite delle aziende, ai lavoratori”.