Uomo ucciso e trovato in un canale a Tor San Lorenzo: a distanza di cinque mesi, i Carabinieri hanno individuato i responsabili dell’omicidio
Sono passati cinque mesi dal ritrovamento del cadavere di un moldavo in un canale di scolo sulla spiaggia di Tor San Lorenzo, ad Ardea. Proprio questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato e condotto in carcere sei connazionali della vittima, ritenuti responsabili del suo omicidio e dell’occultamento del cadavere.
Il corpo venne ritrovato decomposto e ricoperto dalla sabbia e fu identificato grazie alla patente di guida: si trattava di un 55 enne, la cui scomparsa era stata denunciata un mese prima dal figlio. I militari e la Procura della Repubblica di Velletri hanno indagato in questi mesi per accertare le responsabilità. Si è quindi scoperto che l’uomo era giunto a Roma poco dopo Natale e che risiedeva a casa di un amico connazionale.
I due si conoscevano per essere stati in carcere per omicidio. Il soggiorno nella Capitale doveva durare pochi giorni: l’ultimo avvistamento era stato insieme ad altri moldavi presso una abitazione di Lido dei Pini (Ardea), a meno di un chilometro da dove è stato ritrovato senza vita. La discussione tra la vittima e le altre persone è durata parecchio: secondo il medico legale, i colpi inferti avevano un unico obiettivo, quello di ucciderlo, tanto da riscontrare molte fratture provocate probabilmente da un tirapugni.
Le autorità di Polizia della nazione dell’Est Europa è stata importante per accertare la dinamica dell’omicidio, maturato nell’ambito della criminalità locale. Gli arrestati si erano specializzati a Roma nei furti e nelle estorsioni ai danni di connazionali.