Vendicarono presunto stupro in zona Esposizione ferendo gravemente due giovani: quattro fermi. L’aggressione nella notte tra il 17 e il 18 luglio
Due giovani feriti e ricoverati in gravissime condizioni a seguito delle numerose ferite da arma da taglio riportate. È il bilancio di un agguato avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 luglio scorso in un appartamento in zona Esposizione, a Roma. Grazie alle indagini della polizia sono stati individuati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto tre dei presunti responsabili dell’aggressione, mentre un quarto, ormai braccato, si è costituito presso la Questura di La Spezia. Secondo quanto emerso dalle investigazioni degli agenti del commissariato Esposizione, alla base del duplice ferimento ci sarebbe la volontà di vendicare un presunto stupro. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà questa mattina alle ore 11 presso la sala Prisco Palumbo.
La segnalazione di due giovani feriti gravemente in un’abitazione di via Alinda Bonacci Brunamonti, in zona Esposizione, è giunta al 113 nella notte tra il 17 ed il 18 luglio scorso. Gli agenti della polizia, giunti sul posto, hanno individuato i due feriti, due ragazzi di 21 anni, a poca distanza, in via Nicola Lisi. Entrambi presentavano gravissime lesioni riconducibili a fendenti inferti con armi da taglio. Date le loro condizioni, è stato immediatamente avvisato il 118 e il personale sanitario ha provveduto ad accompagnarli presso il vicino ospedale. Immediate sono scattate le indagini. Da un sopralluogo in via Brunamonti, seguendo a ritroso le tracce di sangue presenti a terra, i poliziotti hanno individuato l’appartamento nel quale era avvenuto il ferimento dei due giovani: all’interno dello stesso erano presenti due donne, di 25 e 26 anni, entrambe romane. Evidenti le tracce di sangue sia sul pianerottolo che all’interno dell’abitazione. Una attenta ispezione dell’immobile ha consentito di individuare ulteriori tracce di sangue sul divano, delle quali era stato tentato l’occultamento con un telo. Nel corso della perquisizione, nel lavandino della cucina è stato inoltre rinvenuto un paio di forbici con il manico in plastica spezzato e un coltello da cucina con la lama piegata
Determinanti, inoltre, le informazioni acquisite dagli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto da Francesco Zerilli, che recatisi subito in ospedale hanno appreso da uno dei feriti, poco prima che fosse sottoposto a un delicato intervento chirurgico, che l’invito nell’abitazione era stato effettuato da una delle due ragazze, conosciuta la sera prima, e che nell’invitarlo gli aveva detto di portare un suo amico. Dopo averli attirati con l’inganno, una volta all’interno dell’abitazione si erano presentati due ragazzi ed era così scattata l’aggressione. Le successive indagini hanno permesso agli investigatori di individuare I.R., di 27 anni, ex convivente di una delle ragazze, e S.E., 26enne, fidanzato dell’amica, ritenuti i responsabili del ferimento. S.E., una volta rintracciato, di fronte agli elementi acquisiti dagli investigatori, ha ammesso la sua partecipazione all’aggressione in danno dei due giovani. Dalla ricostruzione dei fatti, poi confermata in sede di interrogatorio degli indagati da parte del pm, è risultato che la ‘trappolà per i due giovani sarebbe stata organizzata per punire in particolare uno di loro, che si sarebbe reso responsabile di violenza sessuale ai danni di una delle due ragazze. Al termine dell’interrogatorio le due donne, insieme a S.E., sono state sottoposte a fermo con provvedimento del pm. I.R., non rintracciato nell’immediatezza, intuendo di essere stato ormai identificato e attivamente ricercato, si è poi costituito presso la Questura di La Spezia. (Fonte Questura di Roma)