Cani che abbaiano: alcune sentenze fanno capire come ci si deve comportare in questi casi e come tutelare i vicini
Il rumore del cane è una delle discussioni più frequenti tra vicini di casa e condomini. Esiste un limite per quel che riguarda il disturbo della quiete pubblica? Il portale Laleggepertutti.it ha pubblicato una guida esaustiva che spiega ogni cosa, dunque cerchiamo di riassumere gli aspetti più importanti. Non c’è una legge che dica quanto forte debba essere l’abbaiare dell’animale e nemmeno una che parli di orari in cui i cani dovrebbero far silenzio.
Secondo il Codice Civile, questi rumori sono vietati se superano la soglia della normale tollerabilità, un termine piuttosto generico: ogni situazione sarà diversa, a seconda della sensibilità della persona e del contesto in cui si avverte il rumore. Un punto di riferimento, ad esempio, è il rumore di fondo della zona di residenza: se il livello di quest’ultimo viene aumentato dall’abbaiare del cane, allora la tollerabilità è stata superata.
È comunque necessaria una consulenza tecnica d’ufficio se si vuole dimostrare il fastidio in sede giudiziaria. È possibile ottenere un risarcimento? L’azione civile per averlo viene ammessa in caso di danno procurato al vicino (biologico o morale). Si va invece nel penale se il rumore disturba più persone, come quando un cane abbaia tutta la notte e non permette di dormire al quartiere.
Alcune sentenze hanno condannato addirittura al carcere i padroni degli animali per disturbo del sonno del vicinato. Di conseguenza, i proprietari dei cani devono mantenere sempre un comportamento attento e scrupoloso al fine di evitare molestie e danni agli altri.