Domenico Modugno è nato il 9 gennaio 1927 a Polignano a Mare, in provincia di Bari. Il padre era un comandante del Corpo delle Guardie Municipali ed è stato lui a insegnargli a suonare la fisarmonica e la chitarra, facendolo appassionare alla musica. Dai fratelli maggiori, Vito Antonio e Giovanni e dalla sorella maggiore Teresa è stato chiamato sin da piccolo Mimì.
Nel 1945 ha composto le sue prime canzoni, anche se non le ha mai incise e ha scritto anche alcune poesie. Nel 1947 si è trasferito a Torino all’insaputa. Effettuato il servizio militare a Bologna è tornato a San Pietro Vernotico, dove ha iniziato a esibirsi nelle feste di paese, guadagnandosi la fama di “sciupa femmine”.
La sua carriera artistica è iniziata veramente con il trasferimento a Roma , dove si è iscritto al Centro Sperimentale di Cinematografia e ha vinto una borsa di studio. Nel 1949 ha preso parte a I pompieri di Viggiù e nel 1951 ha preso parte al film di Eduardo De Filippo Filumena Marturano. Nel 1952 interpretato un soldato siciliano nel film Carica eroica, di De Robertis. Lo stesso anno ha preso parte al film Anni facili e all’episodio La giara del film Questa è la mia vita.
Nel 1953 è stato notato in tv da Fulvio Palmieri, un funzionario della Rai, dopo essersi esibito con Ninna Nanna davanti a Frank Sinatra, che ha apprezzato la canzone e gli ha chiesto di registrarla, che però Modugno non ha mai inciso.
Alla fine del 1952 ha ottenuto il suo primo contratto con la RCA Italiana, con cui ha inciso canzoni in dialetto salentino e siciliano. Risalgono a questo periodo canzoni come Lu pisce spada, Lu minaturi, La sveglietta, La donna riccia, Lu sciccareddu ‘mbriacu e Attimu d’amuri. L’unica scritta in italiano è Vecchio frac, che all’inizio non è stata apprezzata molto ed è stata anche censurata (“Ad un attimo d’amore che mai più ritornerà” gli viene fatto cambiare in “Ad un abito da sposa primo ed ultimo suo amor” perché all’epoca espressioni che alludessero a contatti fisici erano considerate immorali).
Nel 1958 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone Nel blu dipinto di blu, con cui ha vinto il primo premio. La canzone, conosciuta come Volare, è stata tradotta in molte lingue ed è diventata un vero e proprio successo, arrivando in testa alle classifiche degli Stati Uniti, vincendo due Grammy Awards e l’Oscar per la Migliore canzone dell’anno, ricevuto dal Cash Box Bilboard.
Nel 1959 Domenico Modugno ha vinto Sanremo con Piove e nel 1962 è arrivato nuovamente primo grazie alla canzone Addio… Addio… Nel 1966 è stato il regista di Tutto è musica e nel 1973 è arrivata un’altra vittoria a Sanremo con Dio, come ti amo.
Dal 1973 oltre a interpretare Liolà di Pirandello, Mackie Messe in Opera da tre soldi, Kurt Weill sotto la direzione di Giorgio Sthreler e Western di cose nostre, tratto da un racconto di Sciascia, ha anche scritto musiche per Ora che sale il giorno e Le morte chitarre di Quasimodo e per Pasolini ha scritto la musica Cosa sono le nuvole.
Nel 1984 è stato colpito da un ictus durante le prove della trasmissione La luna del pozzo. Il malore l’ha costretto a lasciare l’attività artistica. Nel 1986 ha iniziato la sua vita politica, che nel 1987 l’ha portato a diventare deputato. Nel 1991 è tornato a cantare e nel 1993 ha portato avanti una tournée sia in Italia che negli Stati Uniti. L’ultimo è avvenuto proprio nella sua città natale, Polignano a Mare. Lo stesso anno ha anche inciso l’ultima canzone, Delfini, con il figlio Massimo.
Il 6 agosto 1994 è morto nella sua casa di Lampedusa, stroncato da un infarto cardiaco. Aveva 66 anni. Domenico Modugno riposa al Cimitero Flaminio di Roma.
“Domenico Modugno è come la Gioconda o come la Torre di Pisa: un monumento che ormai appartiene all’umanità intera, un brivido di bellezza senza più nazionalità“.
(Lino Patruno, La Gazzetta del Mezzogiorno)
https://www.youtube.com/watch?v=Z-DVi0ugelc
https://www.youtube.com/watch?v=cGwqW68z1XM