La fattoria degli animali è un romanzo satirico di George Orwell e pubblicato per la prima volta a Londra il 17 agosto 1945.
Il romanzo narra le vicende che si susseguono in una fattoria padronale inglese. Una sera il Vecchio Maggiore, un vecchio verro paragonabile a Karl Marx e Lenin, raduna tutti gli animali della fattoria e gli rivela quello che è il suo più grande sogno: la realizzazione di una società governata dagli animali per gli animali.
Pochi giorni dopo muore e tre mesi più tardi scoppia la rivoluzione che porta gli animali alla conquista della fattoria, da quel momento chiamata Fattoria degli animali. Ad assumere il controllo sono i maiali, considerati gli animali più intelligenti e in particolar modo spiccano le personalità di Napoleone e Palla di Neve. Napoleone rappresenta Stalin e ha caratteristiche di vari dittatori. È un despota, un opportunista ed è molto determinato. Palladineve rappresenta Trotsky, un rivoluzionario sincero, messo in disparte dall’avversario senza scrupoli. Le sue idee non vengono capite dagli altri animali.
La pace non dura molto e il Signor Jones, che rappresenta lo zar Nicola II ed è la causa per cui scoppia la ribellione degli animali, tenta di riconquistare la fattoria insieme ai suoi aiutanti. Grazie al piano pensato da Paladineve il tentativo fallisce. Ma lo scontro interno non finisce e Palladineve viene cacciato da Napoleone. Tutti gli ideali di uguaglianza cessano di esistere, traditi dal comandamento: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
Da questo momento la situazione degenera: il controllo è sempre più nelle mani dei maiali, che vivono nella lussuria e lasciano in condizione di povertà gli altri animali. Da qui si susseguono vari fatti: il fallimento della costruzione del mulino, la truffa del legno, l’uccisione al macello di Boxer, cavallo fondamentale per il sostentamento della fattoria e l’indottrinamento delle pecore.
Una sera gli animali sentono delle grida provenire dalla casa in cui si sono stabiliti e maiali e assistono a una loro cena con gli uomini. Tra le due specie non c’è alcuna differenza, sono irriconoscibili. Ancora meno prevedibile è l’annuncio fatto da Napoleone: la fattoria degli animali tornerà a chiamarsi Fattoria Padronale.
La fattoria degli animali può essere considerato un romanzo allegorico, che fa riferimento al totalitarismo sovietico. Se prima gli animali conquistano la libertà e decidono di seguire il principio di Karl Marx, secondo il quale “da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni”, alla fine i maiali dominano sugli altri, prendono i controllo e diventano come gli uomini.
Il romanzo è stato ideato già nel 1937 e a causa del contenuto satirico (molti editori si sono rifiutati di pubblicarlo perché ritenuto offensivo) nei confronti dell’Unione Sovietica è stato pubblicato il 17 agosto 1945, solo dopo la fine del conflitto mondiale.
La fattoria degli animali, romanzo satirico uscito il 17 agosto 1945 | ITMTelevision
17 Agosto 2014 @ 15:52
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