Incendiarono e danneggiarono la Necropoli Portuense a Trastevere: i responsabili sono un ristoratore che cercava vendetta e un suo complice
Indagini lunghe e laboriose, ma anche molto utili: i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere e quelli della Stazione Roma Porta Portese sono riusciti a individuare gli autori dei danneggiamenti e degli incendi ai danni della cosiddetta “Necropoli Portuense”, il sito archeologico che sorge a Trastevere. Si è deciso per il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese a due uomini, accusati anche di atti persecutori, minaccia e danneggiamento aggravato.
Le indagini sono partite lo scorso mese di gennaio, quando un responsabile per sovrintendenza speciale per i Beni Archeologici denunciò i danni subiti dal personale che stava restaurando la necropoli di via Portuense 317. I due indiziati sono stati inchiodati grazie ai tabulati telefonici e ad alcuni riconoscimenti fotografici.
Si è capito che le loro azioni erano motivate da vendetta: in particolare, il titolare di un ristorante non aveva mai tollerato i lavori e le recinzioni degli scavi, secondo lui causa di una perdita di visibilità alla sua attività commerciale.
Il ristoratore e il suo complice hanno cercato di distruggere la necropoli, creando anche uno stato di paura tra i dipendenti e le responsabili del cantiere. Gli incendi hanno riguardato il container degli attrezzi e hanno provocato la distruzione di beni archeologici di inestimabile valore.