Era il 1862 quando Pietro Sterbini e Diodato Lioy, rispettivamente direttore ed editore, fondarono il Roma, il quotidiano nazionale post Unità più antico, che uscì per la prima volta nelle edicole il 22 agosto 1862.
I due fondatori erano garibaldini e mazziniani e scelsero questo nome proprio dare un’ulteriore spinta al Risorgimento italiano. Roma, infatti, al tempo era ancora la Capitale dello Stato Pontificio e l’obiettivo era quello di renderla una città del Regno d’Italia.
Nel 1943 il Roma fu sospeso come gli altri organi di stampa vicini al fascismo e tornò a nuova vita nel dopoguerra grazie ad Achille Lauro, che portò il giornale a schierarsi politicamente in favore della destra. Quello fu anche il periodo in cui il Roma fu stampato sulla nave “Achille Lauro”, l’unica in Italia a stampare giornali.
Nel 1978 Achille fu costretto a cedere il Roma al figlio a causa dei debiti contratti e quest’ultimo, nel tentativo di tornare in attivo nei bilanci, cambiò la linea politica e si collocò al centro. Antonio Spinosa fu nominato direttore, poi nel 1980 si arrivò all’interruzione delle pubblicazioni.
Passarono ben 10 anni prima di poter rileggere il Roma e questo avvenne grazie a Pasquale Casillo. Poi con Domenico Mennitti alla direzione, furono rilanciate le edizioni pugliesi del quotidiano, che però chiuse nuovamente nel 1993.
Passarono altri tre anni e grazie a Giuseppe Tatarella, un deputato, il Roma tornò in edicola allineandosi alle idee politiche del centro-destra e diventando l’organo d’informazione del Movimento politico-culturale “Mediterraneo”.
Nel 1998 fu siglato un accordo tra il Roma e Il Giornale di Napoli, che iniziò ad uscire come allegato del primo. Antonio Sasso, insieme a Gennaro Sangiuliano, rilanciò il giornale nel Mezzogiorno, tanto che intorno agli anni 2000 l’informazione locale ha ricevuto sempre maggiore attenzione.
Le difficoltà economiche però non sono venute a cessare e dopo la liquidazione della “Edizioni del Roma Scarl”, i giornalisti hanno deciso di darsi da fare e hanno fondato il “Nuovo giornale Roma Scarl” e hanno riportato il Roma in vita. Attualmente la linea editoriale non segue nessuna fazione politica, ma fa particolare attenzione al modo di operare delle amministrazioni locali.