Notte da dentro o fuori alla BayArena. Lazio e Bayer Leverkusen si gioco l’accesso alla fase a gironi e ripartono dall’1-0 dell’andato firmato Keita. Pioli cambia modulo e schiera la difesa a tre con De Vrij, Mauricio e Radu, che torna dal turno di squalifica, mentre Schmidt deve fare a meno di Son.
Il Bayer prova subito ad aggredire e a impostare, ma la prima occasione da gol è della Lazio, che approfitta di un’incertezza difensiva con Keita e prova a sorprendere Leno, che poi si ritrova il pallone tra le gambe e non corre altri rischi. Il Bayer prova a creare pericoli con Bellarabi, che tira dalla destra, ma non inquadra lo specchio della porta difesa da Berisha. Al 10′ Lulic prova a ripartire con troppa superficialità e per poco non crea un pasticcio. Si salva grazie al fuorigioco del giocatore avversario. Çalhanoğlu ci prova al 17′ con un bel tiro dai 25 metri e la palla esce di poco (Berisha immobile). Risponde subito la Lazio con un tiro di Basta potente, ma il giocatore del Bayer prova un’altra conclusione a distanza di 1′ e stavolta ci pensa il portiere biancoceleste a respingere. Su un calcio d’angolo concesso erroneamente, il Bayer ha la più grande occasione della prima mezz’ora di gioco con Kiessling, che a difesa schierata riesce a colpire indisturbato e colpisce la traversa. Il Bayer allora prova a salire e cerca di creare un altro pericolo su calcio d’angolo, ma st avolta Papadopoulus non incorna bene. La squadra di Pioli cerca di farsi rivedere in avanti e lo fa per due volte con Keita, che prima tira da posizione difficile e non crea pericoli, poi, servito in profondità da Felipe Anderson, il numero 14 se ne va di potenza e guadagna un calcio d’angolo. In quest’occasione il giocatore si lamenta con l’arbitro a causa di un tocco di mano del difensore avversario e dal replay si vede il giocatore in tuffo per “parare” il pallone, ma non è chiaro se avvenga o meno il tocco con la sfera. Al 36′ arriva il primo giallo della partita e se lo prende Bellarabi a causa del fallo commesso ai danni di Keita. Ma al 40′ il Bayer segna il gol che riapre la gara grazie ad una disattenzione del miglior difensore della Lazio, De Vrij, che non spazza un pallone vagante in area pensando all’uscita di Berisha. Poi due rimpalli dei difensori biancocelesti e la palla arriva sui piedi di Çalhanoğlu che fa esplodere di gioia lo stadio.
Rientro da incubo nel secondo tempo: passano pochi minuti dal rientro in campo e ancora una volta una follia della Lazio, stavolta di Mauricio, regala al Bayer il gol del 2-0 siglato da Mehmedi. La squadra di Pioli è completamente in palla e il Bayer prova a pressare per chiudere definitivamente la pratica Champions. Al 56′ Pioli cambia e fa entrare Kishna al posto di Radu e torna al 4-2-3-1. Poco dopo si fa ammonire anche Mauricio, che salta in modo scomposto. Il Bayer ragiona, non ha fretta e sa che può far male alla Lazio e al 65′ ci prova con Bellarabi, ma il suo tiro viene deviato in calcio d’angolo. Poco dopo si fa ammonire anche Wendell. Tutto si complica al 68′ quando Mauricio viene espulso e Pioli ridisegna la Lazio facendo entrare Gentiletti al posto di Anderson, che ancora una volta ha fatto troppo poco. Alla lista dei sanzionati si aggiungono anche Parolo e Lulic. Al 75′ prima sostituzione del Bayer: dentro Brandt e fuori Mehmedi. Al 80′ esce anche l’altro autore del gol delle Aspirine, Çalhanoğlu, che fa posto a Kruse. L’ultimo cambio della Lazio è Morrison, che prende il posto di Onazi a 9′ dal recupero. all’88’ il Bayer chiude definitivamente la partita con un contropiede perfetto. Brandt serve Bellarabi a porta spalancata e il giocatore non sbaglia.
Lazio troppo piccola per la Champions. Questo è quanto emerge dalla partita di ritorno del preliminare. Pioli cambia modulo e decide di schierare la difesa a tre, snatura quanto di buono fatto dalla squadra all’Olimpico. Poi ci pensano due dormite difensive a far salire in cattedra il Bayer Leverkusen. Partita che doveva essere interpretata diversamente. Lazio troppo attendista e nel secondo tempo completamente nulla. Sono tanti i rimpianti del club, che oggi dice addio al sogno Champions League e approda in Europa League. Al terzo appuntamento decisivo, dopo Coppa Italia e Supercoppa, la Lazio ancora una volta non ce la fa.