Epifania a piazza Navona: dopo un anno di assenza si tornerà a celebrare la festa in uno dei luoghi simbolo della Capitale, con un minor numero di banchi
Quest’anno la Befana a piazza Navona sarà diversa da come ce l’aspettiamo. I banchi a disposizione saranno meno, tutti uguali nel colore, nella forma e nella dimensione. Il decoro prenderà il sopravvento quindi non solo dal punto di vista estetico, ma anche per le merci vendute. Addio alle chincaglierie da stadio e largo alle decorazioni natalizie, ai prodotti artigianali, alla gastronomia bio e tipica.
Come raccontato questa mattina da La Repubblica, dopo aver saltato l’edizione del 2014, torna quest’anno la festa dell’Epifania nella celebre piazza romana. Oggi infatti il Comune presenterà il bando realizzato dai tecnici di via Petroselli che metterà fine alla querelle dello scorso Natale, durante il quale i titolari dei banchi avevano disertato la piazza per protesta contro lo stesso Comune e il Municipio I, a causa del dimezzamento delle concessioni.
La tradizione sarà la grande protagonista del 2016: la Befana verrà festeggiata con giocattoli e addobbi artigianali, libri per ragazzi e dolciumi, prodotti “a chilometro 0”. La vera novità saranno proprio i prodotti “a chilometro 0”, il cibo biologico e per celiaci. I requisiti per l’ottenimento della postazione saranno: l’anzianità di presenza, la professionalità e esperienza in altre parti d’Italia e all’estero oltre che l’alta qualità della merce.
La mini-sindaco del Centro Storico Sabrina Alfonsi dichiara che il numero delle postazioni scenderà ancora. Saranno infatti 66, contro le 115 delle passate edizioni e le 72 previste per l’anno precedente. 20 esporranno prodotti artigianali, 28 commerciali, 6 sei saranno dedicate alle attività per bambini e 12 agli spettacoli viaggianti.
Avranno il tetto spiovente e perfino una dimensione diversa: due metri e mezzo per tre, mentre nel 2014 arrivavano fino a 4 metri. La Fipe Confcommercio si è detta speranzosa e si è augurata che il nuovo bando rispetti al massimo i criteri della trasparenza e della meritocrazia dando a tutti gli operatori la stessa possibilità di accedere alle postazioni.
di Angelica Leone