L’11 settembre 1961 a Morges, in Svizzera, Julian Huxley, Bernardo dei Paesi Bassi, Filippo d’Edimburgo, Peter Scott e diversi scienziati si unirono per difendere la natura dai cambiamenti causati dall’uomo e così decisero di fondare il World Wide Fund For Nature, mondialmente conosciuto come WWF.
Tutto iniziò quando il The Observer, quotidiano di Londra, pubblicò un articolo firmato da Julian Huxley, in cui si sottolineava la situazione drammatica riguardante diverse specie animali e vegetali africane. Victor Stolan commentò e affermò la necessità di dar vita a un’organizzazione e Huxley a sua volta contattò Max Nicholson, direttore del British Nature Conservacy, che entrò in contatto con Peter Scott, vice presidente dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUNC). Nell’aprile del 1961 Stolan fu estromesso per via delle sue idee, considerate troppo idealiste. In breve tempo il WWF stabilì i diversi ruoli, ma mancava il documento più importante, quello per spiegare la missione dell’organizzazione. Questo documento fu sottoscritto l’11 settembre 1961 ed è noto come il Manifesto di Morges.
L’organizzazione attualmente è la più importante per la conservazione della natura e, ad oggi, può contare su oltre 5 milioni di soci distribuiti nei diversi continenti. In oltre 50 anni di storia, il WWF si è impegnato per fermare il degrado ambientale per far sì che l’uomo riesca a convivere con la natura.
La scelta del logo – Il 1961 fu anche l’anno in cui lo zoo di Londra “trovò” la sua attrazione principale: Chi Chi, il panda gigante, divenne l’animale più amato e fece sì che le persone capissero l’importanza di tutelare le specie in via d’estinzione. Ispirò Gerald Watterson, che creò dei bozzetti successivamente sviluppati da Sir Peter Scott, che poi dichiarò:
“Volevamo un animale bello, in pericolo e amato. E bianco e nero per risparmiare sui costi di stampa”.