Gol beffa all’ultimo secondo del Dnipro che riacciuffa il risultato. La Lazio non chiude la gara e negli ultimi minuti concede più del dovuto agli avversari
Un anno e mezzo fa la Lazio giocava l’ultima partita in Europa League. A eliminarla fu il Ludogorets. Oggi, dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions League, la squadra di Pioli ricomincia dalla sfida contro il Dnipro, finalista della competizione la scorsa stagione e orfana della stella Konoplyanka. Pioli schiera ancora il 4-2-3-1 con Marchetti, Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu, Onazi, Parolo, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna e Matri.
Partita dalle poche emozioni, le due squadre faticano a creare azioni da gol, ma la Lazio sembra superiore sul possesso palla. E la prima occasione da gol è proprio degli ospiti e capita sui piedi di Alessandro Matri che, lanciato da Onazi, tira dall’interno dell’area, ma si fa ribattere il pallone dal portiere, che poi la devia sul palo. Al 25′ è ancora la Lazio a farsi vedere in attacco con un contropiede iniziato da Onazi. Kishna arriva al tiro, ma la difesa del Dnipro copre lo specchio della porta. Passano 10′ e la squadra di Pioli sfrutta al meglio un calcio di punizione dalla trequarti campo: Kishna mette in area un cross teso e Milinkovic-Savic la mette in rete di testa. Solo nel finale Marchetti viene chiamato in causa per bloccare un pallone facile e l’autore del gol si fa ammonire.
Al rientro Markevych effettua il primo cambio: dentro Danilo e fuori Fedorchuk. È sempre la Lazio a riproporsi in attacco, ma il Dnipro sembra pressare di più. Al 49′ una punizione tesa di Kishna crea qualche difficoltà e Edmar che la calcia verso la sua porta, ma non sorprende il suo portiere. Un’altra occasione arriva al 52′ quando Milinkovic-Savic con un cross a pallonetto supera il portiere, ma nessuno dei suoi compagni è pronto per la deviazione vincente. Poi nel giro di pochi minuti vengono ammoniti Ruiz e Radu. Al 71′ Matri ha l’opportunità del raddoppio con Matri, che prova il pallonetto e supera Boyko, ma ci pensa Gueye a prendere il pallone. Doppio cambio per la Lazio: fuori Matri e Kishna, dentro Keita e Candreva. Gli uomini di Pioli soffrono quando il Dnipro prova a partire in velocità e all’81’ i padroni di casa hanno la prima vera occasione da gol della partita con un tiro di Pico che viene respinto da Marchetti con il piede. Poco dopo si fa ammonire Edmar per un intervento in ritardo su Felipe Anderson. Il Dnipro cerca di approfittare della stanchezza della Lazio e ci riprova di testa con Gueye. A questo punto entra Bruno Gama per Edmar, mentre nella Lazio entra Mauri per Milinkovic-Savic. Allo scadere la Lazio subisce il gol beffa di Seleznyov.
La Lazio non chiude la partita e subisce la rimonta all’ultimo secondo. Ingenua e a corto di fiato la formazione di Pioli, che nel finale ha concesso spazio al Dnipro.