Curva Nord in protesta, ecco i motivi: “In primis per la repressione del tifo, sotto gli occhi di tutti e di cui abbiamo abbondantemente parlato. In secondo piano, ovviamente, per l’atteggiamento inaccettabile della squadra”
Non è un momento facile per Lazio: non arrivano risultati positivi e la Curva Nord è pronta a contestare durante la partita di domani sera contro il Genoa. Due i motivi principali che spingeranno i tifosi a manifestare il proprio disappunto: le disposizioni anti violenza stabilite da Gabrielli e l’atteggiamento della squadra. Di seguito il comunicato diramato dalla Curva Nord durante la trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua”:
Il tifo romano sta attraversando un momento di una gravità inaudita. Oltre i colori, si è visto a quali situazioni squallide e cattive siano stati sottoposti i tifosi della Roma, con il rischio di centinaia di diffide. Per questo vogliamo superare questa situazione e confermiamo la nostra presenza in trasferta domenica a Verona. Partiremo con un treno InterCity alle 6 del mattino dalla stazione Tiburtina e chi vuole da giovedì potrà sottoscrivere la tessera e partire con noi per vivere una giornata tutti assieme, come ai vecchi tempi. Mercoledì sera invece per noi sarà contestazione: in primis per la repressione del tifo, sotto gli occhi di tutti e di cui abbiamo abbondantemente parlato. In secondo piano, ovviamente, per l’atteggiamento inaccettabile della squadra. Noi non guardiamo in faccia nessuno: squadra, tecnico e società sono tutti responsabili delle figure indecorose come quella di Napoli. E’ responsabile la società che non ha allestito un gruppo all’altezza, è responsabile il tecnico che deve mettere da parte la stagione dei sorrisi e cominciare ad inchiodare la squadra alle proprie responsabilità e sono responsabili ovviamente i giocatori che in campo si stanno comportando in maniera vergognosa. Per cui non canteremo. Domenica invece ci ritroveremo alla stazione ed invitiamo tutti a partecipare e a stare insieme, visto che sui treni le barriere ancora non possono metterle”