Dopo il pareggio all’esordio con il Barcellona, la Roma di Rudi Garcia contro il Bate Borisov prova il colpaccio e a mettere in cascina tre punti importanti in chiave qualificazione. “Il Bate ha l’abitudine a giocare la Champions League e ha il titolo nazionale in mano e può concentrarsi sulla Champions – dice il tecnico in conferenza stampa – Avevo giocato a Minsk con i Lille, sembra uno stadio qualità con un ambiente che sarà per la squadra locale. A noi non cambia, anche con delle assenza arriviamo qua con ambizione. Vogliamo passare il turno, ogni partita dobbiamo giocarla al massimo per fare un risultato positivo. Abbiamo iniziato bene, ma anche in questo mini campionato di 6 gare la continuità è importante nei risultati. Ci impegneremo per questa cosa. Non cambio avviso dopo ciò che ho detto in seguito alla gara col Barcellona. Le prossime tre partite quella di domani e il doppio spareggio col Leverkusen saranno fondamentali, queste tre sono importanti. E ogni volta che si vince si fa un passo avanti nella qualificazione in questi mini campionati a sei gare. Il punto che abbiamo preso ci deve dare fiducia, domani è un altra storia. E’ fuori casa, contro una squadra che ha già giocato i due terzi del suo campionato, e noi dobbiamo farci trovare pronti con qualunque formazione che metterò dall’inizio”.
Diverse le assenze, gruppo risicato per questa trasferta. Ma Garcia non si dispera: “Possiamo anche cambiare il modulo di gioco. Florenzi è anche offensivo, può iniziare in attacco visto che abbiamo due terzini destri nella rosa di domani, come Maicon e Torosidis. Tutto è possibile domani. Per domani ho una rosa meno importante, ovviamente. Ma la rosa è unita e avrà ancora più solidarietà perché sa che abbiamo giocatori assenti. La rosa si stringe su di sè. E’ così che dobbiamo fare nei momenti di difficoltà numerica. Dovranno fare tutti di più, sarà l’unico obiettivo nostro”. Già, domani saranno per Garcia 100 panchine con la Roma. E allora scherza con Nainggolan: “Faccio un appello a Radja, domani è la centesima, fatemi un regalo”.
Senza Keita, possibile che davanti alla difesa ci vada a finire Radja Nainggolan. Il belga è pronto ad assumersi la responsabilità: “Io faccio il giocatore, devo mettermi a disposizione. Per me è importante giocare. Dove, deciderà il mister. Già ci ho giocato un paio di volte, non è il mio ruolo naturale. Bisogna sempre imparare quando si gioca. Quello che mi chiede il mister di fare proverò a farlo con le capacità che ho”. Il centrocampista non è brillante come la stagione scorsa, ma una spiegazione c’è: “L’anno scorso sono andato in Nazionale ho avuto meno riposo, sono uno che ci mette un po’ di più e ho bisogno di più tempo per stare in forma. Pano piano sto tornando al 100%, sono uno che vuole giocare sempre e non penso mai alla stanchezza. Essendo un essere umano, la stanchezza a volte c’è”.