“Una lezione importante” è quella che il cittadino Orazio DiStefano dice di aver imparato attraverso il supporto ricevuto da Emanuele Falcetti e Altra Destra, che si sono adoperati per ripristinare il decoro in via Merope
Orazio DiStefano è un cittadino romano che la scorsa settimana ha cercato di ripristinare il decoro il via Merope 24, dove un materasso buttato a terra impediva il normale passaggio sul marciapiede. Inutile per lui chiedere aiuto alle istituzioni perché nessuno è stato in grado di fornirgli l’assistenza necessaria. Poi DiStefano ha deciso di rivolgersi a Emanuele Falcetti, coordinatore di Altra Destra, che da subito si è dimostrato interessato e disponibile. Ed è stato questo contatto a rivelarsi utile, tanto che alla fine il cittadino ha deciso di far conoscere la propria esperienza attraverso una lettera:
“Mi chiamo Orazio Distefano e Sono un Papà. Un papà Dedito a fornire a mio figlio gli strumenti per avere un futuro migliore.
Uno di questi strumenti, forse il più importante per me è far comprendere al mio bambino cosa sia giusto e cosa sbagliato. Una delle questioni che spesso trattiamo è imparare a rispettare l’ambiente, Lui ama la natura e gli animali. Il preambolo serve a spiegare il motivo per il quale l’esperienza vissuta è stata per noi una lezione importante.
Martedì scorso il 15 Settembre, sono andato a prendere mio figlio all’uscita del suo primo giorno di seconda elementare. Mio figlio va a scuola nel VI municipio, alla scuola Materna Elementare statale Gian Battista Basile (via Merope 24).
Una volta uscito ci incamminiamo per andare all’auto. Nel tragitto pedonale obbligato dalle transenne, vediamo un materasso in terra che ostruisce il passaggio. Oltre al fastidio dovuto all’ostacolo sul cammino, il fastidio era anche derivante dall’odore.
Questo materasso, corredato di coperta e bottiglie di alcolici vuoti, puzzava in una maniera nauseabonda.
Saliti in auto parlavamo ancora del materasso e della puzza.
Ho deciso pertanto di provare a risolvere la cosa, provando a contattare gli organi competenti, conscio del probabile fallimento ho registrato tutte le conversazioni.
Chiamo lo 060606, segnalando la presenza del materasso. Un’operatrice mi passa quindi l’Ama.
Alla mia chiamata ha risposto il reparto competente ed una sig.na che definirei un po’ ruvida. Ho spiegato alla sig.na il problema chiedendo il ritiro del materiale. Per tutta risposta mi sono sentito dire che questo non poteva essere ritirato da loro per varie motivazioni. Mi ha detto, in prima battuta, che non spettava a loro il ritiro in quanto sarebbero dovuti intervenire i vigili urbani, essendo di loro competenza. Alle mie eccezioni ha poi dato un’altra motivazione per la quale non potevano effettuare il ritiro, adducendomi che portando via materasso, coperta e suppellettili vari si sarebbero violati i diritti del barbone e nello specifico la sua privacy, nonché in ultima che Ama non poteva fare il ritiro necessitando di una bonifica del posto prima che gli operatori potessero prelevare il materiale. Mi ha quindi messo giu .
Innervosito dalla serie di motivazioni che ho ritenuto non funzionali, ho richiamato lo 060606.
Mi sono fatto passare i vigili, spiegando all’operatrice che per il problema che stavo segnalando non mi doveva passare Ama in quanto non di loro competenza. Ho chiesto quindi i vigili urbani del VI Municipio.
Vabbè, piccolo errore mi passa i vigili urbani che non erano della zona, quindi richiamo nuovamente lo 060606.
Mio figlio intanto mi domandava in auto come andassero le cose e come mi stavano rispondendo quelli del Comune di Roma.
Difficile far comprendere ad un bambino cose che non riesco in cuor mio a comprendere neanche io … Intanto mi rispondono e finalmente riesco a parlare con i vigili urbani del VI Municipio (Le torri), spiego al mio interlocutore di nuovo il tutto, curandomi che avesse ben chiaro che avevo già parlato con Ama e che avevano delegato a loro il dovere di togliere quel maleodorante materasso così vicino al cancello della scuola di mio figlio.
Per tutta risposta, dopo le mie insistenze per far sì che provvedessero al ritiro, mi viene chiesto di lasciare il mio numero di telefono in maniera che mi avrebbero fatto sapere … sapere cosa, poi non l’ho capito ancora . Ma da quanto ho compreso, questo rimarrà un dubbio .
Insomma scornato e deluso ho spiegato a mio figlio che la cosa era più complicata del previsto.
Continuavo a pensare cosa poter fare per risolvere la questione e mi è venuto in mente che tra le mie amicizie di Fb c’era Emanuele Falcetti. Mi ero ricordato che più volte aveva ricevuto dei ringraziamenti per questioni di pubblica utilità ed avevo ragionato perplesso che ci troviamo in un mondo in cui per riuscire ad ottenere il minimo sindacale (un diritto) si richiede un impegno da parte di qualcun altro.
Decido pertanto di provare a disturbare Emanuele.
Mentre gioco con mio figlio a casa, io ed Emanuele ci scambiamo dei messaggi e gli spiego la situazione. Gli spiego tutti i miei passi compreso di aver richiesto aiuto anche ad un gruppo Facebook che si chiama Torre Angela. Lui si offre di aiutarmi e gli spiego di voler attendere di capire se le istituzioni faranno la loro opera.
Ieri 17 settembre quando vado a prendere mio figlio all’uscita di scuola, mi rendo conto della dura realtà. Il materasso era lì con la sua puzza e le varie suppellettili. Non dandomi per vinto decido di riprovare a chiamare i vigili referenti, ma nessuno in 10 minuti mi risponde.
Pertanto prendo la decisione di sfruttare la disponibilità di Emanuele!!
Lui mi risponde subito ai messaggi, mi chiede i dati e le foto e mi dice che provvederà ad adire alle pratiche burocratiche per far portare via il materasso entro l’indomani. Soddisfatto anche solo della solerzia con la quale mi risponde, mi sento di aver riposto la fiducia nella persona giusta.
Mi trovo quindi a spiegare a mio figlio all’uscita da scuola che il materasso sarà portato via entro breve.
Oggi ci scambiamo una serie di messaggi con Emanuele che mi scrive stamattina per chiedermi conferma se il materasso fosse stato già rimosso. Insomma un altro punto a favore di Emanuele, ragionando mi compiaccio dell’esistenza di persone precise in un mondo cosi superficiale.
Alla fine io sono un genitore che si è posto il problema e lui è un contatto di Facebook. E ragionando penso che tra scuola, genitori, vigili urbani ed operatori ecologici, nessuno si è mai prodigato ad andare oltre i primi ostacoli burocratici o semplicemente compiere il proprio dovere.
Beh oggi pomeriggio arrivato nei pressi della scuola, riscopro una sensazione sopita ormai da troppo tempo: il godimento di vedere risolto un problema. Una sensazione che sostituisce quella che da troppo tempo è presente in me… la delusione provocata dallo stato di abbandono in cui ci hanno rilegato le istituzioni.
Scrivo immediatamente a Emanuele e gli invio le foto del punto in cui era presente il materasso, ora finalmente pulito (figurarsi che il punto era cosi pulito da sporco da stonare con il percorso precedente e seguente).
Insomma come un bambino che ha ricevuto un regalo, attendo mio figlio ed appena esce da scuola al passaggio gli mostro che il problema è stato risolto.
Gli ho detto che questa era stata una lezione importante anche per me e che potevamo dire di aver imparato che se ti adoperi e non ti dai per vinto le cose si possono sistemare.
Ringrazio Emanuele Falcetti Coordinatore di Altra Destra per il suo aiuto, con il suo supporto mi ha dato la percezione che questo stato di cose può essere variato e migliorato. Oggi Emanuele Falcetti ed Alta Destra mi hanno aiutato a comprendere una lezione importante.
Orazio Distefano”.