Allarme scabbia al campo nomadi di Castel Romano: a comunicarlo è il servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl Roma C
Al campo nomadi di Castel Romano scoppia la scabbia. A dare l’allarme è il servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl Roma C, che ha avvertito della gravità della situazione il sindaco e l’assessore alle poliatotiche Sociali, il prefetto e la polizia municipale. Adesso si lavora per contenere l’epidemia.
Sono già 7 i casi di scabbia diagnosticati dall’ospedale San Gallicano e nel giro di pochissimi giorni. Il campo di Castel Romano è in condizioni igienico-sanitarie devastanti: disservizi, inefficienze, degrado, niente acqua potabile, scarichi fognari non funzionanti, rifiuti ovunque, topi, cani randagi e materiale organico in decomposizione.
Il campo ospita quasi 1000 rom, di cui la metà sono minori in età scolare. Questo è un elemento non poco trascurabile per quanto riguarda la possibilità di contagio, dal momento che la mattina i bambini prendono il bus del Comune che li porta negli istituti della Capitale. Il rischio dunque è davvero alto, soprattutto con malattie infettive come la scabbia, che hanno bisogno davvero di poco per diffondersi. I responsabili della Asl hanno avviato un’indagine epidemiologica e avviato le procedure per interrompere la catena di trasmissione della malattia.
di Angelica Leone