La nuova rateazione di Equitalia non cancella fermi e ipoteche: i contribuenti possono comunque tutelarsi
I pagamenti a rate delle cartelle esattoriali di Equitalia dovrebbero essere un vantaggio per i cittadini, invece è vero l’esatto contrario, come spiegato dal portale Laleggepertutti.it. La nuova rateazione introdotta appena una settimana fa non cancella più il fermo dell’auto e l’ipoteca della casa, dunque se il debitore non avrà pagato tutto fino all’ultima rata non potrà recuperare i propri mezzi.
Prima di questa riforma, fermi e ipoteche si cancellavano in automatico in caso di istanza di dilazione delle cartelle esattoriali. Ora la situazione è cambiata, visto che questa cancellazione non esiste più. I pagamenti a rate possono essere due: 72 rate mensili (sei anni) o 120 rate mensili (10 anni), periodi temporali in cui la macchina non può circolare, con tutte le conseguenze che si possono immaginare (il motore può rovinarsi e il contribuente non ha a disposizione un mezzo per spostarsi o lavorare).
Non sarà possibile neanche vendere la casa ipotecata. Un rimedio, almeno nel caso del veicolo, consiste nell’acquisto di una seconda auto: il fermo di Equitalia vale anche per questa? Secondo una circolare della società di riscossione, i debiti fino a duemila euro comportano il fermo di una sola vettura, mentre tra i duemila e i 10mila euro i fermi possono essere addirittura dieci. In queste situazioni la macchina può essere sempre cointestata a un’altra persona, mentre l’auto aziendale non è coinvolta e la sua circolazione non viene messa in discussione da Equitalia.