Garcia in conferenza: “Spero che la situazione possa cambiare. Il presidente farà sempre il bene della Roma. Campionato? Ci impegneremo per smentire i pronostici”
Inizierà domani contro l’Empoli il tour de force della Roma, che il 23 giorni dovrà disputare 7 gare tra Champions e campionato. Tutte gare impegnative dato che in Europa ci si gioca il secondo posto, mentre in Serie A ci saranno degli scontri diretti. Mister Garcia è intervenuto in conferenza stampa e ha parlato delle condizioni di Dzeko, della protesta della Sud e delle ambizioni della squadra:
Come sta Dzeko?
“Prima dobbiamo dire che anche se siamo sempre rimasti in contatto con la Bosnia, lo hanno gestito bene. Non era pronto per giocare e non ha giocato. Adesso non è al 100%, ma oggi ha fatto tutto l’allenamento con la squadra e piano piano sta ritrovando la forma fisica e soprattutto il fatto di giocare senza paura”.
Sciopero della Sud…
“Spero che la situazione possa cambiare. Il presidente farà sempre il bene della Roma e quindi per i suoi tifosi. Soffriamo tutti questa situazione. Le parole di Pallotta sono un bel segnale verso i tifosi”.
Modulo…
“Metterò in campo una squadra che può passare da un modulo all’altro. L’obiettivo è creare problemi all’avversario e vincere la partita. Dobbiamo allungare la nostra striscia di vittorie. Non dobbiamo neanche sottovalutare l’avversario. Ha tanta qualità collettiva e ha battuto il Sassuolo che in casa non aveva mai perso”.
De Rossi o Castan in difesa?
“Non faremo sette partite con De Rossi in difesa. Sennò a centrocampo mancano le soluzioni per un regista di ruolo. Per queste sette gare ci serve un centrale e sarà uno tra Castan e Rudiger“.
Squadra costruita per lo scudetto…
“La favorita rimane la Juve. Il campionato, però, è più aperto quest’anno. Ci impegneremo per smentire i pronostici. Per avere una grande stagione ci serve anche non avere infortuni lunghi come lo scorso anno con Castan e Strootman”.
Ha visto nelle parole di Conte una candidatura come suo erede?
“Quando ci siamo sfidati è sempre stato un gioco leale. Antonio ora con l’Italia sta facendo bene. So che qua serve vincere sennò c’è sempre gente insoddisfatta e forse lo ha detto anche Spalletti alcuni giorni fa. Io continuo a dare il massimo per la mia squadra. Solo questo mi interessa”.
Quando può rientrare Castan? Su Strootman che tempi ci sono?
“Dal primo infortunio Strootman non l’ho mai visto così bene e sereno come oggi. Siamo fiduciosi, non sono un medico, ma stiamo rispettando i tempi. Con Castan ho un grande rapporto. Per me è come un figlio. Sta migliorando. Se non giocherà domani sarà comunque in questa striscia di sette partite. Non si può tornare al 100% con un colpo di bacchetta magica. E’ importante e non dimentico cosa ha fatto il primo anno con me”.
Che problema c’è dietro i troppi gol presi? Come sta Rudiger?
“Sì, sta bene Antonio. Come per Leo ora deve solo ritrovare ritmo. Penso che sul piano difensivo possiamo fare meglio, ma ho rivisto tutti i gol che abbiamo presi e non c’è un parametro che torna sempre. Ovviamente serve sempre un atteggiamento da squadra, poi i difensori devono fare il loro lavoro e il centrocampo deve aiutare. Non dobbiamo però perdere la voglia di attaccare sempre. Dobbiamo trovare un equilibrio tra il segnare tanto e prendere meno gol”.
Si sente più responsabilità sulle spalle dopo le parole di Pallotta?
“Quando faccio un gioco, cerco sempre di vincere. Facciamo di tutto per farlo, sapendo che dobbiamo seguire un processo di miglioramento. Il presidente ha detto che le cose sono iniziate da due anni e mezzo. Miglioriamo tutto: la rosa, i dettagli, il gioco e di conseguenza i risultati”.