Lavatrice rumorosa del vicino: secondo la Cassazione, occorre valutare la frequenza di utilizzo dell’elettrodomestico
La convivenza in condominio non è semplice per moltissimi motivi, rumori molesti in primis. Una sentenza della Corte di Cassazione ha spiegato come bisogna comportarsi in caso di lavatrice rumorosa e che dà fastidio ai vicini.
Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, non è previsto alcun risarcimento per questa situazione, nemmeno quando il rumore supera i limiti consentiti: allo stesso tempo, però, il rumore non deve durare più di dieci minuti e non può disturbare le ore dedicate tradizionalmente al riposo. Un condominio potrebbe pubblicare il proprio regolamento e stabilire quali rumori sono consentiti e quali no.
La legge italiana è molto vaga: i rumori non devono superare la “normale tollerabilità” e sarà sempre il giudice a valutarla. Inoltre, la tollerabilità deve tenere conto delle condizioni naturali e delle abitudini della zona in cui si trova in condominio (nel caso di specie). Il limite accettabile, secondo la stessa Cassazione, è pari a 3 decibel, ma se anche la lavatrice dovesse essere più rumorosa bisognerà valutarne l’utilizzo e la frequenza.