L’incidente ferroviario di Montparnasse il 22 ottobre 1895

Era il 22 ottobre 1895 quando il treno espresso 56 della SNCF in arrivo alla stazione di Montparnasse andò a schiantarsi contro la parete frontale e cadde sulla fermata dei tram situata sulla strada sottostante a 10 metri di altezza. Il treno era manovrato da Guillame Marie Pellerin e trainato dalla locomotiva n° 721 del tipo 120. A bordo del convoglio, costituito da due vagoni-bagaglio posti dietro la locomotiva, otto vagoni e un ultimo vagone-bagaglio, c’erano 131 passeggeri.

Fu a causa dei dieci minuti di ritardo che si verificò l’incidente ferroviario di Montparnasse: Pellerin, infatti, cercò di recuperare tempo e per farlo non azionò i freni quando richiesto per eseguire al meglio la manovra di rallentamento. Fu inutile il tentativo di Albero Mariette, il conduttore, di azionare il freno di emergenza dato che questo non funzionò. Il treno arrivò in stazione ad una velocità compresa tra i 40 e 60 chilometri, uscì dai binari, attraversò la stazione, sfondò una parete e precipitò nella piazza che si trovava a 10 metri di dislivello. I vagoni con i passeggeri restarono all’interno della stazione e si contarono solo cinque feriti: due passeggeri, due dipendenti delle ferrovie e un vigile del fuoco.

Ma la locomotiva cadde vicino a un’edicola e causò il ferimento di una passante. Per Marie-Augustine Aguilard, invece, che quel giorno sostituì il marito in edicola, l’incidente ferroviario di Montparnasse fu fatale. Ad ucciderla fu un pezzo di muratura crollato dalla facciata della stazione. Fu la stess compagnia ferroviaria a pagare il funerale della donna e a risarcire la famiglia. Il capotreno fu condannato al pagamento di 25 franchi, mentre il macchinista a due mesi di carcere e al pagamento di 50 franchi.


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