Anche Cotral pronta a disdire la convenzione a causa delle criticità di gestione. Ma, a differenza di Trenitalia, c’è disponibilità per trovare nuove soluzioni
Proprio pochi giorni fa scrivevamo della decisione di Trenitalia di uscire dalla convenzione Metrebus a partire dal 1° gennaio 2016. Ieri è stata la volta di Cotral, che ha sottolineato le criticità della gestione e le possibili soluzioni. Cotral darà tempo fino al 1° gennaio per trovare un sistema più trasparente e gestito da terzi, anche in virtù del debito di 120 milioni di euro accumulato da Atac nei confronti dell’azienda che si occupa del trasporto pubblico regionale:
“L’annuncio dell’uscita di Trenitalia da Metrebus segna di fatto la fine del sistema tariffario integrato, almeno per come è stato concepito e gestito fino ad oggi. Nonostante l’azienda abbia cercato in questi mesi il dialogo con Atac – si legge nella nota di Cotral – nessuna buona volontà è stata dimostrata dall’azienda romana per trovare una qualsivoglia soluzione che rendesse il sistema più trasparente ed efficace. Un sistema tariffario integrato è uno strumento indispensabile per incentivare il servizio di trasporto pubblico in un’area come quella laziale, ma non può funzionare se un soggetto gestisce tutte le informazioni e i flussi finanziari e gli altri nulla – afferma l’amministratore delegato Arrigo Giana -. Anche in considerazione del fatto che in questi anni non sono mancate gravi criticità di gestione. Siamo pronti a discutere una nuova organizzazione del sistema solo se la gestione verrà affidata ad un soggetto terzo rispetto al quale le aziende aderenti avranno la medesima possibilità di controllo. Atac dovrebbe responsabilmente fare un passo indietro come gli stiamo suggerendo da mesi, purtroppo inascoltati”.
Dopo Trenitalia, anche Cotral pronta ad abbandonare Atac. E se si decidesse davvero di disdire la convenzione, gli abbonamenti Metrebus sottoscritti dai romani avrebbero sempre meno valore.