Roma, Dzeko alla ricerca del gol perduto. Il Gip revoca il Daspo ai tifosi sanzionati per aver acceso un fumogeno fuori dallo stadio
La Roma nella sfida di stasera contro l’Udinese ha un solo obiettivo: i tre punti. La squadra di Garcia punterà alla quinta vittoria consecutiva in campionato per riappropriarsi del primo posto in classifica e proprio per questo la prestazione dovrà essere quella di una squadra concentrata fino al fischio finale. La Roma deve trovare quella continuità che le è mancata negli ultimi anni per imporsi nel campionato e un passo importante sarà quello di evitare di subire gol nel finale di gara.
Problema che non esiste, invece, è quello di realizzare gol. La Roma va a segno da ben 23 partite (comprese le coppe) e in questa stagione sono 12 i giocatori che hanno esultato. Garcia adesso aspetta che Dzeko riesca a ritrovare il gol (una marcatura sola per il bosniaco, quella contro la Juventus). La punta tatticamente risulta molto importante nello scacchiere del mister: tanti i palloni intercettati e tante le sponde per servire i suoi compagni. Se la via del gol non è così continua è anche perché il bosniaco fa molto lavoro fuori area e spesso si ritrova sulla trequarti. Ma da un bomber come lui, in estate acclamato come l’attaccante che mancava alla Roma da anni (da Batistuta), un solo gol è un bottino troppo povero per poter essere soddisfatti e allora all’Olimpico si spera che riesca nuovamente a segnare.
Capitolo Curva Sud. Il cuore del tifo non sarà presente per via della protesta in atto nei confronti di Gabrielli e a quanto pare la ragione è dalla sua parte. Il Gip, infatti – come riportato da Il Tempo -, ha revocato il Daspo al tifoso che il Roma-Sassuolo ha acceso un fumogeno al di fuori dell’Olimpico durante una manifestazione.
“La richiesta d’istanza non merita accoglimento, non ravvisandosi i supposti per la convalida del provvedimento indicato […] Il nutrito gruppo di tifosi romanisti si è limitato a non accedere all’interno dello stadio […] allo scopo di esprimere simbolicamente la propria posizione critica avverso un pacchetto di misure preventive avvertito non soltanto dagli ambienti ultras, ma anche da consistenti settori della società civile, come pesantemente discriminatorio ed immotivatamente punitivo, specie nei confronti degli spettatori che si sono premuniti di abbonamento annuale“.
