Carlo Verdone, all’anagrafe Carlo Gregorio Verdone, è un attore, regista e sceneggiatore nato a Roma il 17 novembre 1950. La sua passione per il cinema sbocciò quando lui era ancora un bambino grazie al padre, Mario Verdone, uno storico del cinema, docente universitario e dirigente del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Da ragazzo si divertiva a proiettare film insieme al fratello Luca (ha anche una sorella, Silvia, sposata con Christian De Sica) e nel 1969 riuscì a realizzare il suo primo cortometraggio, “Poesia solare”, seguito da “Allegria di primavera” e da “Elegia notturna”. Dopo essersi diplomato al Liceo Nazzareno di Roma decise di iscriversi alla Sapienza e lì seguì i corsi di Lettere Moderne. Proprio in quegli anni Carlo Verdone iniziò a lavorare come attore. Prima ancora di conseguire la laurea si iscrisse al Centro Sperimentale di Cinematografia e nel 1974 si diplomò in regia. Dal 1980 al 1996 è stato sposato con Gianna Scarpelli, con cui ha avuto due figli, Giulia e Paolo.
A inizio carriera la sua attività si rivolse principalmente al cabaret e alla televisione, tanto che girò alcuni spot per la trasmissione “Carosello” e in seguito partecipò a trasmissioni come “Non stop”. La svolta arrivò quando Carlo Verdone ebbe modo di conoscere Sergio Leone, autore che gli diede un aiuto decisivo con la sceneggiatura del suo primo lungometraggio, “Un sacco bello”, datato 1980 e prodotto dalla Medusa Distribuzione. Qui riportò sul grande schermo alcuni personaggi da lui interpretati in televisione.
L’anno successivo fu la volta di” Bianco, rosso e Verdone”, film in cui si incrociano le storie di tre personaggi, un emigrante, un ragazzo romano impacciato accompagnato dalla nonna e un marito e padre di famiglia estremamente preciso, che devono andare a votare. Sempre d’indirizzo comico seguono “Borotalco”, “Acqua e sapone” e “Troppo forte”.
Nel 1982 affiancò Alberto Sordi nel film “In viaggio con papà” e in seguito all’uscita della pellicola non mancò qualche paragone tra Alberto Sordi e Carlo Verdone, ritenuto da molti erede naturale del primo. Dopo “Grand Hotel Excelsior” e “Cuori nella tormenta” prese parte al film “Sette chili in sette giorni”, commedia diretta dal fratello che ha messo in luce ancora una volta tutte le sue doti comiche, in cui ha recitato accanto a Renato Pozzetto. Dopo aver preso parte alla serie televisiva “Sogni e bisogni”, fu principalmente attore di film diretti e scritti da lui stesso.
Ma Carlo Verdone non è solo sinonimo di comicità e infatti negli anni è stato possibile notare sempre di più le venature malinconiche dei suoi lavori. Dalla fine degli anni Ottanta a giorni nostri è stato possibile percepire sempre di più la sua attenzione verso il cinismo, gli eccessi della società e i temi di attualità. E i tratti malinconici sono stati notati in Io e mia sorella e Compagni di scuola, in cui aggiunge sfumature amare alle sue commedie.
In “Stasera a casa di Alice” interpretò il ruolo di un indeciso cronico; in “Al lupo al lupo” un uomo adulto vittima di una mania per le pillole e in “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” riuscì a portare sullo schermo la sua passione per la musica di Jimi Hendrix. Grazie a questo film, inoltre, riuscì a vincere anche 5 David di Donatello. “Con viaggi di nozze” tornò nuovamente alla commedia.
Meno risonanti le sue interpretazioni in “Gallo cedrone” e “C’era un cinese in coma”, ma ben presto Carlo Verdone riuscì a tornare alla ribalta con “Ma che colpa abbiamo no”i e con “L’amore è eterno finché dura”, film in cui unisce comicità e drammaticità. Dopo “Il mio miglior nemico” è tornato alle origini e nel 2008 ha recitato in “Grande, grosso e Verdone”. Lo stesso anno Giovanni Veronesi l’ha portato sul set per girare “Italians”. Nel 2010 ha recitato in “Posti in piedi in Paradiso”, mentre nel 2012 è stato regista e interprete di “Posti in piedi in paradiso”. Infine nel 2013 Carlo Verdone ha recitato nel film “La grande bellezza” e si è preparato per la commedia “Sotto una buona stella”.