Confconsumatori: “La Regione Lazio prende atto della sua inadeguatezza e delega ai Caf il compito di fornire assistenza al cittadino, dimenticando di essere l’unica ad avere la documentazione da esibire per la valida richiesta dei ticket”
La Regione Lazio ha inviato circa 235mila lettere di avvisi bonari per il recupero dei ticket sanitari evasi e relativi agli anni 2009 e 2010, ma sembra proprio che non sia stata in grado di fornire chiarimenti allo sportello dedicato alla Regione Lazio, tanto che le persone hanno dovuto fare ore di file. La notizia è stata comunicata da Confconsumatori, che ha voluto sottolineare l’inadeguatezza della Regione, che a quel punto ha deciso di delegare ai Caf.
Una volta capiti i disguidi e l’incapacità di gestire l’evento, ha deciso di dare la notizia mediante un comunicato apparso sul sito della Regione Lazio, nel quale è stato scritto di “non recarsi più nella sede centrale della Regione ma direttamente nei punti attivi sul territorio“.
La Confconsumatori Lazio a quel punto ha deciso di ribadire la necessità di procedere alle verifiche delle esenzioni ticket al fine di garantire che chi effettivamente ne abbia diritto possa usufruire delle prestazioni in esenzione e di recuperare le somme evase da chi non ne aveva diritto, ma contestualmente è assolutamente necessario che la P.A. metta in atto e ponga in essere procedure in chiarezza, trasparenza nonché con capacità e competenza.
La Regione era l’Ente competente, ma attraverso il comunicato ha smentito quello che era un dato di fatto e ha delegato tutto ai Caf, che Confconsumatori reputa inappropriati e incompetenti dato che sono Centri di assistenza fiscale privati o sindacali. Proprio per questo Barbara D’Agostino, presidente Confconsumatori Lazio, ha esternato la propria preoccupazione e ha detto:
“È la Pubblica Amministrazione – Regione Lazio e/o la Asl – che deve fornire in modo esatto i chiarimenti sul procedimento, sui controlli incrociati che hanno eseguito sulla persona ( reddito e ticket) e consegnare, per obbligo di trasparenza, la copia di tutta la documentazione in loro possesso, tra cui anche le ricette”.