Errore del tassista: il percorso più lungo per fare pagare un costo maggiore viene punito dal Comune con diverse misure
Può capitare che il percorso di un taxi sia più lungo del previsto, una situazione che fa aumentare il prezzo da pagare: si tratta di un errore oppure di un comportamento necessario? Bisogna prestare attenzione alla differenza, il tragitto più lungo (e quindi più costoso) può dipendere da un errore volontario o meno e soltanto nel primo caso il cliente può essere tutelato.
Come ha spiegato il Consiglio di Stato in una sentenza di pochi giorni fa, gli errori volontari dei tassisti vengono puniti con la revoca della licenza, la decadenza oppure la sospensione. La decisione spetta al Comune e dipende dalla gravità del comportamento. Il percorso più lungo può essere il risultato della volontà del tassista di far scorrere il tassametro e ottenere un pagamento maggiore dal cliente, ma la sanzione non è automatica.
Il Comune deve infatti valutare le condizioni del traffico e l’orario della corsa: la sentenza ha condannato il taxi in quanto il percorso era stato effettuato verso mezzanotte, dunque in un momento della giornata in cui la circolazione è più tranquilla.