Prima Dzeko su rigore, poi Gervinho lanciato in velocità portano la Roma al secondo posto. Polemiche per il fallo concesso ai giallorossi, ma la Lazio dopo la traversa di Felipe Anderson non trova la giusta determinazione
Vale tre punti, ma il derby ha sempre un sapore particolare nella Capitale, anche se stavolta l’Olimpico non sarà la bolgia di sempre a causa dello sciopero delle due tifoserie. Sia la Roma che la Lazio hanno perso l’ultima partita, entrambe contro le milanesi, ma il momento peggiore sembra lo stia vivendo la compagine di Pioli, incapace di fare il salto di qualità. Tanti gli assenti, nella Roma non ci saranno dal primo minuto Maicon, Florenzi e De Rossi (i primi due in panchina, il terzo in tribuna) e non è neanche stato convocato Totti. La Lazio, invece, ritrova Parolo, mentre in difesa si rivede Radu sulla sinistra e in attacco c’è Djordjevic.
Le due squadre partono subito aggressive, senza però creare reali pericoli in attacco. Almeno fino 9′ quando Dzeko torna al gol in campionato grazie a un rigore concesso da Tagliavento e guadagnato proprio dalla punta giallorossa. Inevitabili le polemiche immediate dei giocatori biancocelesti visto che il contatto tra Gentiletti e Dzeko avviene poco fuori area. La Lazio prova subito a reagire con una ripartenza, ma il tiro al volo di Candreva finisce alto di molto. Proprio il centrocampista bianco celeste sembra uno dei giocatori più attivi della sua squadra e al 17′ deve uscire Szczesny per fermare un lancio di Lulic verso il numero 87. La Roma cerca di creare pericoli con i calci piazzati che guadagna, ma la difesa della Lazio non corre ulteriori pericoli. E al 26′ Felipe Anderson, fino a quel momento assente dalla manovra della squadra, fa tremare la Roma: tunnel ai danni di Vainqueur e tiro potente da fuori area che si infrange contro la traversa. Poco dopo la mezz’ora di gioco è Rudiger a salvare tutto anticipando alla perfezione Djordjevic, che senza il suo intervento avrebbe potuto appoggiare la palla in rete su appoggio di Radu. La Roma si fa rivedere in attacco al 37′ e ha un’incredibile occasione per raddoppiare: Gervinho penetra in area, il suo suggerimento viene deviato da Dzeko, ma il bosniaco non inquadra lo specchio. Si riaccende la partita e i giallorossi salgono cattedra e in pochi minuti creano altri due pericoli, prima con Nainggolan che colpisce il palo esterno con un tiro rasoterra, poi con Iago Falque che in area riesce a girarsi e al momento del tiro viene fermato da Gentiletti. Il primo tempo si chiude con la Roma in vantaggio. Lazio che prova a rimettersi in carreggiata ed è sfortunata con la traversa colpita, ma nell’ultimo quarto d’ora subisce il ritorno degli avversari, raddoppio vicino in più occasioni, e non crea pericoli in attacco.
Il primo quarto d’ora del secondo tempo non offre grande spettacolo e l’unico spunto è quello iniziale di Parolo che prova a impensierire la retroguardia avversaria con un pallonetto che, però, finisce alto. Al 56′ un pestone di Lulic, che non viene segnalato dall’arbitro, costringe Garcia al primo cambio: dentro Florenzi e fuori l’egiziano. Anche Pioli effettua il primo cambio e fa entrare Klose al posto di Djordjevic. Ma subito dopo la Roma raddoppia con Gervinho che viene lanciato da Naingglan e beffa Marchetti sul primo palo. Al 65′ si scaldano gli animi, Florenzi e Radu si beccano e il terzino biancoceleste si fa ammonire da Tagliavento. Pioli capisce il nervosismo del suo giocatore e lo sostituisce con Keita, mettendo in campo una squadra decisamente offensiva. La Roma copre bene gli spazi e non subisce l’avanzata biancoceleste, troppo poco determinata per creare occasioni di gol. Gli ospiti hanno un’opportunità su calcio di punizione, ma il tiro di Candreva viene deviato in angolo. E Garcia intanto sceglie di non cambiare l’assetto della squadra, che facendo bene, ma sostituisce Vainqueur con Keita. I giallorossi controllano la gara, la Lazio non riesce ad essere velenosa e non crea l’occasione giusta per rimettere in piedi la partita e, al contrario, sono gli uomini di Garcia ad avere una nuova occasione, ma il tiro di Keita finisce fuori. Pioli prova il tutto per tutto e inserisce Matri al posto di Candreva, mentre nella Roma esce Gervinho ed entra in campo Iturbe. Nel finale potrebbe accorciare le distanze Klose, ma la sua deviazione in area finisce alta.
Decisivo il rigore che dopo 9′ facilita il compito alla Roma, ma la Lazio nel secondo tempo non crea mai pericoli dalle parti di Szczesny e i giallorossi legittimano il risultato, chiudono gli spazi e cercano di gestire il pallone. La vittoria riporta la squadra di Garcia momentaneamente al secondo posto, ma in serata tocca alla Fiorentina in casa della Samp. Sicuramente l’allenatore non potrà che dirsi soddisfatto dato che voleva una Roma al 200% e alla fine l’ha spuntata di nuovo. La Lazio, invece, sprofonda al nono posto e adesso la squadra di Pioli deve davvero cambiare marcia se vuole dire la sua in questo campionato.
Roma (4-2-3-1): Szczesny; Torosidis, Manolas, Rudiger, Digne; Vainqueur (73′ Keita), Nainggolan; Gervinho (81′ Iturbe), Falque, Salah (58′ Florenzi); Dzeko All. Garcia A disp. De Sanctis, Castan, Maicon, Gyömbér, Nura, Florenzi, Uçan, Emerson, Iago Falque, Ponce, Iturbe, Sadiq.
Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Gentiletti, Mauricio, Radu (67′ Keita); Parolo, Biglia, Lulic; Felipe Anderson, Djordjevic (62′ Klose), Candreva (82′ Matri). All. Pioli A disp. Berisha, Konko, Hoedt, Onazi, Morrison, Cataldi, Kishna, Milinkovic-Savic, Mauri, Keita, Matri, Klose.
Arbitro: Tagliavento, sez. di Terni.
Note: Ammoniti – Gentiletti (L), Biglia (L), Radu (L), Vainqueur (R), Digne (R), Felipe Anderson (L)