Il terremoto di Lisbona avvenne il 1° novembre 1755 e viene ricordato come quello più devastante che abbia mai colpito il vecchio continente. L’epicentro, registrato non molto lontano dalla Capitale portoghese, fu localizzato sotto l’Oceano Atlantico, nel Golfo di Cadice, e provocò anche uno tsunami.
A causare il terremoto di Lisbona fu lo scontro tra la placca africana e quella euroasiatica, che provocò uno dei sismi più devastanti negli ultimi 500 anni. Il movimento improvviso della faglia, verificatosi tra le 9.30 e le 9.50, generò un terremoto di magnitudo tra gli 8,4° e i 9° Richter. La prima scossa fece tremare la terra per tre minuti circa, distrusse chiese, conventi, palazzo reale e abitazioni. A quella ne seguì una seconda dopo un’ora, più breve ma più intensa. Poiché era la domenica Santi, molti si trovavano nelle chiese e queste si trasformarono in trappole mortali a cause dei crolli avvenuti.
In tanti iniziarono a pensare che fosse giunto il giorno del giudizio e furono migliaia le persone a recarsi verso il mare convinti di andare verso un luogo più sicuro. Ma si sbagliavano. Andare verso il mare fu un errore fatale perché la seconda scossa fece sobbalzare il fondo dell’oceano e produsse uno tsunami. Onde di 15 metri sommersero l’area portuale di Lisbona e penetrarono verso le zone più interne. Nel frattempo scoppiò anche un incendio, probabilmente per via delle tante candele accese per le funzioni religiose, che durò ben tre giorni.
Charles Lyell, geologo scozzese, scrisse quanto segue del terremoto di Lisbona:
“Mai, nei tempi moderni, nelle regioni vulcaniche dell’Europa del sud si era verificato un terremoto uguale allo spaventoso sisma che colpì Lisbona il 1º novembre del 1755.
Dapprima s’udì provenire dalle viscere della terra un rombo come di tuono, subito dopo una violenta scossa abbatté gran parte della città. Durante sei spaventosi minuti, morirono 60.000 persone. Il mare prima si ritirò, lasciando il molo e la riva a secco, con tutte le navi e le barche che vi erano ormeggiate, quindi tornò rombando, sollevandosi di quindici metri oltre il suo solito livello.
I monti Rabida, Estrella, Julio, Marao e Cintra tremarono selvaggiamente, come suol dirsi, fino alle fondamenta; alcuni subirono delle fratture sulla cima, in altri si formarono paurosi crepacci. Sulle vallate sottostanti caddero enormi massi. Alcuni affermano che da questi monti, fra i più importanti del Portogallo, uscì del fumo e che fu visto il balenio delle fiamme, che si suppone fosse d’origine elettrica; si dice anche che fumarono, ma alte nuvole di polvere possono aver dato quest’illusione.L’estensione di questo terremoto fu la caratteristica più saliente. Il sommovimento colpì maggiormente Spagna, Portogallo e Africa del Nord, ma tremò quasi tutta l’Europa, e, in quel giorno, tremarono anche le Antille. Un porto chiamato Setubal, a 30 km da Lisbona, s’inabissò. Ad Algeri (Algeria) e a Fez, in Marocco, la scossa fu così violenta, che un paese di ottomila abitanti, situato ad otto leghe da Marrakech, fu inghiottito dalla terra con tutto il suo bestiame; poi il suolo si richiuse sugli sventurati. Il sisma si sentì anche in mare”.
24 Aprile 2021 @ 12:34
terremoto di Lisbona: belle le immagini e il commento, posso utilizzarne una per un mi articolo citando la fonte ? alessandro Macchi macchi.studio@gmail.com 348 4126278.