Lazio che perde ancora e non esce dalla crisi. Contro l’Empoli non basta la reazione del secondo tempo, serve più cattiveria
La Lazio è chiamata a dare delle conferme dopo la vittoria in Europa League che le ha regalato il passaggio del turno con un turno d’anticipo. Ma i problemi della squadra di Pioli riguardano il campionato, dove la vittoria manca da quattro turni. Anche l’Empoli, dopo il pareggio contro la Fiorentina, vuole tornare a vincere e vuole approfittare delle debolezze degli ospiti, che in trasferta hanno raccolto 3 punti su 18 disponibili. E il mister della Lazio, proprio per dare più equilibrio, si affida al 4-4-1-1 e a farne le spese è Felipe Anderson, che sicuramente sta lasciando a desiderare a livello di prestazioni in questa fase del campionato.
L’inizio della partita è da incubo per la Lazio dato che all’Empoli bastano 7′ per festeggiare il gol del vantaggio. Paredes batte il calcio d’angolo, Tonelli si libera fin troppo facilmente della marcatura di Mauricio, ancora una volta non impeccabile, e colpisce di testa, trovando il primo gol stagionale. Non può nulla Marchetti stavolta. E il gol fa riemergere tutti i limiti della squadra, che nella prima frazione di gioco riesce a fare ben poco e rischia perché l’Empoli mette in campo quella personalità che manca agli avversari. La Lazio prova a reagire intorno al 20′: prima tira Milinkovic-Savic, che non crea alcun pericolo ai padroni di casa, poi ci prova Djordjevic. Non mancano le ammonizioni nel primo tempo, come quella di Livaja, che al 32′ rischia l’espulsione (che poteva starci per doppio giallo) a causa di un intervento da dietro su Hoedt, ma l’arbitro Fabbri non tira fuori il secondo cartellino. I biancocelesti, però, non hanno una manovra di gioco chiara e non riescono mai ad avere una vera occasione da gol nei primi 45′ di gioco. Al contrario, l’Empoli va vicino al raddoppio con Maccarone, che fallisce l’appuntamento con il gol. Il primo tempo si chiude su questo risultato ed è evidente che la Lazio del secondo tempo debba essere diversa rispetto a quella vista nella prima frazione di gioco.
Al rientro la prima azione offensiva è degli ospiti: la palla arriva casualmente a Radu che da distanza considerevole tira al volo e colpisce la parte alta della traversa. Arrivano i primi cambi: nell’Empoli dentro Krunic e fuori Saponara; nella Lazio dentro Felipe Anderson e Klose e fuori Milinkovic-Savic e Radu. Pioli, dnque ridisegna la squadra e mette in campo le due punte proprio per dare maggiore peso a un attacco che ha creato ben poco nel primo tempo. La grande occasione per riacciuffare il risultato arriva sui piedi di Djordjevic che riceve il pallone da Felipe Anderson, tira al volo e si fa respingere il pallone da Skorupski. L’Empoli soffre la pressione degli avversari e allora Gianpaolo corre ai ripari e inserisce Zambelli al posto di Livaja. Al 66′ episodio molto dubbio: la Lazio batte un calcio d’angolo, Skorupski si tuffa per prendere il pallone e Klose in scivolata la manda in rete, ma Fabbri ferma tutto per carica sul portiere. Nel frattempo nell’Empoli si fa male Krunic, che viene sostituito da Pucciarelli. La Lazio ci riprova al 74′ sempre con Klose, approfittando di una leggerezza dei padroni di casa, ma il colpo di testa del tedesco è centrale e il portiere riesce a ribattere. I toscani faticano a tenere il pallone, ma questo non basta perché la squadra di Pioli, nonostante cerchi di imporsi, non trova la via del gol. Altro episodio dubbio è quello che capita all’83’: Matri fa partire un cross che viene respinto di mano (braccio staccato dal corpo) da Tonelli, ma nessuno reclama un calcio di rigore che sembra evidente. Il risultato, ovviamente non soddisfa i tifosi della Lazio, che per protesta danno le spalle al campo e se ne vanno anche con largo anticipo. E all’88’ viene annullato un altro gol alla Lazio, sempre a Klose, che secondo il guardialinee è in fuorigioco.
La Lazio non esce più dalla crisi che la vede in astinenza da vittoria da cinque turni in campionato. Sicuramente da rivedere alcuni episodi, ma la squadra di Pioli deve essere più incisiva. E la domanda sorge spontanea: per quale motivo Keita continua a stare in panchina? Felipe Anderson è entrato in campo e ha servito un solo pallone a Djordjevic, poi il nulla. Male anche Biglia, troppo leggero in alcuni interventi in questo periodo. Il riscatto deve partire dai senatori, ma anche da giocatori che vogliono dimostrare la propria forza e tra questi c’è sicuramente Keita, quest’anno tra i più positivi e questo nonostante le difficoltà della squadra.
EMPOLI (4-3-1-2) – Skorupski; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Buchel, Paredes, Zielinski; Saponara (53′ Krunic – 69′ Pucciarelli)); Livaja (63′ Zambelli), Maccarone. All.: Gianpaolo. A disp.: Pelagotti, Pugliesi, Zambelli, Camporese, Maiello, Dioussè, Ronaldo, Barba, Bittante, Pucciarelli, Krunic, Piu.
LAZIO (4-4-1-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Radu (57′ Klose); Candreva, Biglia, Parolo, Lulic; Milinkovic (57′ Felipe Anderson); Djordjevic (74′ Matri). All.: Pioli. A disp.: Berisha, Guerrieri, Konko, Prce, Braafheid, Cataldi, Felipe Anderson, Kishna, Keita, Matri, Klose.
ARBITRO: Fabbri (Ravenna)
MARCATORI: 5′ p.t. Tonelli (E)
AMMONITI: Paredes (E), Livaja (E), Tonelli (E), Pucciarelli (E)
Lazio: Lazio, prosegue l’incubo: sconfitta ad Empoli, ma non mancano episodi dubbi - Sport Go
29 Novembre 2015 @ 20:07
[…] Lazio, prosegue l’incubo: sconfitta ad Empoli, ma non mancano episodi dubbi […]