Ecoitalia inadempiente non realizza i sistemi di contenimento dei liquami. M5S: “La legge indica nel soggetto gestore colui che con propri capitali deve rimediare allo scempio”
I Cittadini e il M5S non sono disposti ad attendere i tempi dettati Il gruppo Cerroni deve ancora procedere con la bonifica delle falde acquifere all’Inviolata e tutti questi ritardi hanno portato cittadini e M5S all’esasperazione, tanto che Regione Lazio e Comune di Guidonia Montecelio sono state invitate a contestare l’inadempimento della società.
“All’ennesima conferenza dei servizi (si è tenuta il 17 novembre) indetta per verificare l’efficacia delle misure di contenimento dell’inquinamento che avrebbe dovuto mettere in atto Ecoitalia 87, viene invece proposto un nuovo progetto di bonifica (il terzo), mentre la società Cerroniana avrebbe dovuto già provvedere alla messa in sicurezza di tutta l’area, giustificando i ritardi con generiche e non opponibili ragioni economiche che non gli permetterebbero di agire.
La legge indica nel soggetto gestore colui che con propri capitali deve rimediare allo scempio, secondo il principio di “CHI INQUINA PAGA”. Ecoitalia, invece non adempie a quanto i tecnici di Arpa gli stanno intimando da tempo, cioè la realizzazione di altri pozzi spia e di sistemi di contenimento dei liquami .
Durante la conferenza alla quale hanno partecipato come uditori anche le associazioni ambientaliste e il M5S di Guidonia Montecelio, è stato presentato il terzo progetto che tramite l’azione di composti chimici dovrebbe limitare il pesantissimo carico di metalli pesanti come ferro e manganese presenti nei valori della falda che superano di migliaia di volte i valori di soglia“.