La Capitale francese sotto attacco dell’Isis, che rivendica l’11 settembre parigino e indica Roma fra i prossimi bersagli
L’Isis torna a colpire e lo fa in modo terribile. A cadere sotto i colpi dei fondamentslisti islamici ancora la città di Parigi, dopo i fatti di Charlie Hebdo di gennaio. I principali obiettivi colpiti sono stati lo Stade de France, dove era in corso l’amichevole fra Francia e Germania; il teatro Bataclan, dove era in corso un concerto degli Eagle di fronte 1500 persone. A queste si sono aggiunte poi Rue de la Fontaine au Roi, Rue Bichat con 12 vittime; Boulevard Voltaire – qui un terrorista è stato ucciso – e Rue de Charonne. In questo caso le vittime sono state 19. Il numero totale, comunque, pare destinato a salire: il bollettino provvisorio si attesta per ora a 127 morti, quasi 200 feriti di cui 80 in gravi condizioni. 8 i terroristi, tra cui 7 kamikaze, deceduti. Fra i feriti anche due italiani, secondo i dati della Farnesina. Lo stesso ministero del Esteri ha inoltre incoraggiato gli altri connazionali presenti sul territorio transalpino a seguire le indicazioni delle forze dell’ordine locali e a evitare per quanto possibile spostamenti non strettamente necessari. L’attentato è stato definito dall’Isis l’11 settembre parigino e solo il primo di una serie di altri attacchi che avrebbero fra gli obiettivi anche Roma, Londra e Washington.
Roma obiettivo sensibile – Il possibile coinvolgimento di Roma ha attivato da subito l’Intelligence italiana. Stamattinal’ incontro tra i vertici dell’agenzia e il premier Matteo Renzi. Al pari di quello tra Alfano e il capo della Polizia Pansa, entrambi sono stati finalizzati all’innalzamento dei livelli di sicurezza sugli obiettivi sensibili. L’apertura ufficiale del Giubileo il prossimo 8 dicembre e la potenziale affluenza di visitatori in corrispondenza dell’Anno Santo potrebbero di fatto rendere la Capitale teatro di un bagno di sangue senza precedenti. L’Isis avrebbe solo l’imbarazzo della scelta, rappresentando gli eventuali colli di bottiglia della macchina di sicurezza una pericolosa opportunità per i terroristi.
“Parigi ormai è persa” – Così disse Oriana Fallaci che non credeva esistesse un Islam buono, un Islam epurato del fondamentalismo/estremismo dei suoi adepti, fedeli. Seguaci. No, forse non è proprio così e del resto sarebbe pericoloso pensarlo. Ad alta voce una frase del genere fa paura e fa il gioco proprio del fondamentalismo, trasformando le nostre coscienze nella polveriera dell’intolleranza. Ma se Parigi non è persa, allora, quella che stiamo perdendo è la nostra libertà. Più di tutto, questo è quello che conta.
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