Protesta tifosi Lazio e Roma, dopo Gabrielli parlano le due Curve. La Nord: “Entrare allo stadio è come andare in una base militare”. La Sud: “La Roma non ha mai tutelato i suoi tifosi”
I tifosi di Lazio e Roma proseguono la contestazione iniziata con la nuova stagione a causa delle nuove misure di sicurezza attuate all’interno dello stadio Olimpico. Dopo il prefetto Gabrielli, Curva Nord e Curva Sud hanno rilasciato delle dichiarazioni. I sostenitori della Lazio hanno parlato al “Processo del Lunedì” e hanno confermato che non entreranno in occasione del derby e neanche nelle partite successive.
“A Roma non ci sono incidenti da 15 anni dentro lo stadio e noi la scorsa stagione abbiamo lasciato un impianto con 55 mila persone dentro appassionate. Ora entrare allo stadio è come andare in una base militare: ci tolgono le scarpe e ci fanno vivere con la paura. C’è un sistema di videosorviglianza, perché non lo usano? A cosa servono le barriere”. Inutile fare un confronto con il calcio inglese: “Lì ci sono i seggiolini, il mio posto non mi garantisce di vedere la partita. A Bergamo eravamo seduti sulle transenne, lì puoi assistere alla partita. Qui chi me lo rimborsa il biglietto? Io devo stare in piedi per vedere la gara”. Poi la decisione definitiva: “La decisione è stata presa da tutto il gruppo: diserteremo ad oltranza lo stadio finché la situazione sarà questa”.
La Curva Sud ha rilasciato un comunicato stampa e si è scagliata contro la società, rea di non aver tutelato la gente giallorossa e di aver venduto abbonamenti pur sapendo che poi non sarebbe stato possibile usufruire di tutti quei posti:
“Ci siamo lasciati dicendo che non avremmo fatto altri comunicati ed infatti questo non lo è, questa la prova assoluta che la AS Roma sapeva e che non ha mai tutelato i suoi tifosi, tacendo sulle barriere, sui posti cambiati e sui posti che non sarebbero più esistiti; posti comunque venduti in abbonamento facendo cassa prima ancora della fine dello scorso campionato, ma non rimborsabili. L’abbiamo detto forte chiaro e lo ribadiamo che attendiamo una VERA presa di posizione da parte della società a favore della sua gente e non quella farsa a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi… Se questo è il meglio che l’AS Roma riesce a fare per tutelare i propri tifosi, allora non rimane altro che attendere che il presidente mantenga almeno una delle tante promesse fatte…
C’mon James ti vogliamo in curva sud con bandierina e cartello in mano
al derby!
Nessuno può comprarci perché noi non siamo in vendita..
Collusi e complici mai!”.