Baldissoni: “Chiediamo scusa ai tifosi, soprattutto quelli che erano presenti a Barcellona. Al Camp Nou la bandiera l’hanno tenuta alta i tifosi”
I sei gol rifilati dal Barcellona non possono passare sotto traccia. La squadra di Garcia è stata imbarazzante, non ha mai tenuto il campo e non si può giustificare l’atteggiamento remissivo dei giallorossi. Ne ha parlato anche Baldissoni, che a Roma Radio ha detto:
“Condivido la tristezza e la rabbia, la depressione no perché si perdono le energie per cercare di reagire. Siamo dispiaciuti. È stato imbarazzante a Barcellona. Chiediamo scusa ai tifosi, soprattutto quelli che erano presenti a Barcellona. Al Camp Nou la bandiera l’hanno tenuta alta i tifosi perché la squadra non ci è riuscita. La squadra dimostra di avere delle cadute inattese, non è terminato il processo di crescita. Siamo una squadra che ha degli obiettivi e possiamo ancora raggiungerli. Obiettivi che costituirebbero un miglioramento rispetto agli anni passati. La Roma ha avviato un processo di miglioramento che è provato dai fatti, questo dicono i risultati negli ultimi due anni. Se passeremo il turno di Champions e lotteremo fino alla fine per lo scudetto vorrà dire che saremo migliorati ulteriormente.Qui non c’è l’apocalisse, la disperazione, ma la voglia di dimenticare la brutta sconfitta, che non possiamo dimenticare ma dobbiamo tornare sul campo e perseguire i nostri obiettivi. Dobbiamo portare le capacità tecniche, umane e la voglia di rivalsa e faremo bene.
Sulla panchina a rischio di Garcia:
“La panchina? È assurdo che lo dobbiamo ripetere. L’allenatore e la società vengono valutate per i risultati, ma non domenica dopo domenica. Non si possono cambiare così i destini degli allenatori. Ognuno è responsabile dei risultati, c’è la stessa voglia di prima. Alcune dichiarazioni di Pallotta in questi giorni? Mi ricorda uno sketch di Verdone, in cui interpretava due tronchi che navigavano sul Tevere e si riportava quello che dichiaravano e ognuno diceva la sua su quello che avrebbero detto. Se uno riporta dichiarazioni di uno persona che non ha parlato, rimango perplesso. Se il Presidente parla lo sapete, altrimenti le altre cose non contano. Le verifiche le facciamo all’ultimo, il fine è quello di migliorare, con lo stesso identico obiettivo di prima. Non c’è motivo per deprimerci!”.