95 volumi, quando la musica è emozione per la solidarietà. Nella cornice del Teatro Principe vince la beneficienza
Hanno vinto loro: i ragazzi dei 95 Volumi, il pubblico e la solidarietà. La serata presso il Teatro Principe di Palestrina (Rm) è stata la riprova di come una smisurata passione sia capace di grandi cose e di come i nostri giovani sappiano ancora coltivarne una. Sì, ci hanno raccontato che i giovani d’oggi non sono interessati a ciò che li circonda, che sono più egoisti perché hanno tutto, compreso il superfluo. Non è così: le nuove generazioni sono in grado di grandi cose se solo glielo permettiamo, se solo le mettessimo nelle condizioni di guardare al futuro e coltivare pienamente i propri sogni. La serata del 5 dicembre verrà ricordata come un piccolo grande miracolo di impegno e solidarietà, perché i ragazzi ce l’hanno messa tutta, a partire dalla loro voce.
Rabbia, Disgusto, Paura, Sorpresa, Gioia e Tristezza – Sono state le protagoniste della serata, ognuno raccontata e interpretata attraverso una canzone, un monologo di Chuck Palahniuk, oppure Fabio De Luigi e il suo monologo sulla Paura, o ancora semplicemente una coreografia, quando il nostro corpo canta a squarciagola eppure senza emettere una sola parola.
“Il primo sorriso vero che fai, la prima volta che provi gioia, probabilmente non la ricordi. Sai per certo, per, che nessuno ti ha insegnato a essere felice. Lo sei stato, e ora, quando lo sei, riconosci l’emozione, senti che parte dallo stomaco. Sai com’è. La gioia è uguale solo alla gioia“, ha spiegato Massimo Guerrini, introducendo il pubblico alla serata. Più di tutto, la serata è servita a ricordarci probabilmente proprio questo: le emozioni sono quelle che sono, ovunque andiamo e in qualunque tempo ci troviamo. Arrivano magari improvvise, eppure una volta lì, sappiamo riconoscerle sempre. “La prima volta che hai avuto paura non sapevi nemmeno cosa […..] Eppure è stato facile riconoscerla, e ora sai cos’è. Anche se non la puoi spiegare“.
Le canzoni il più delle volte servono proprio a dare voce a cose che non sappiamo spiegare, quando le semplici parole non bastano, diventano strumento imperfetto – Pirandello insegna – di ciò che proviamo, “sentiamo“. Le emozioni sono così, legate a un momento, a qualcosa che è solo nostro, perché “la Tristezza invece l’hai dovuta scoprire in fondo a una brutta giornata“, come la Rabbia dopo esserti infuriato, dopo aver sentito dentro di te qualcosa accendersi e bruciare con la stessa intensità di una stella nel cielo. Poi c’è il disprezzo, quando hai capito ciò che non saresti mai voluto essere. La musica dei 95 Volumi e degli Psichedelyc Farm, è servita proprio a questa, a ricordare il nostro personalissimo viaggio delle emozioni, a rammentare come è successo che, d’un tratto, ho provato quel giorno rabbia, sono stato triste, oppure felice; il nostro primo sorriso. Ma non solo: a ricordarci come alle emozioni non si deve mai e poi mai rinunciare, perché sono la nostra ricchezza. Senza di esse saremmo incompleti, saremmo più poveri; senza vita.
Ma oltre a regalarci il nostro personalissimo viaggio, la serata come abbiamo detto è servita a raccogliere dei fondi da devolvere a due associazioni quali Giovani Nuovi e Senza Frontiere, quest’ultimo in particolare impegnati con giovani affetti da disabilità di tipo cognitivo.
I titoli delle canzoni cantate dai Ragazzi:
Emozioni – Lucio Battisti
Rabbia
Sola – Nina Zilli
Amore Contro – Eros Ramazzotti
Disgusto
La Fine – Nesli
Bella Senz’anima – Riccardo Cocciante
Paura
L’Acrobata – Michele Zarrillo
Il Bimbo Dentro – Tiziano Ferro
A Thousand Years – Christina Perri
Sally – Fiorella Mannoia
Wish You Were Here – Pink Floyd
Sorpresa
L’Amore si Muove – Il Volo
Il mio Canto Libero – Lucio Battisti
Gioia
Giudizi Universali – Samuele Bersani
Angeles – Ellioth Smith
Come un Pittore – Modà (con la partecipazione della piccola Claudia Maggi)
Tristezza
Solo per te – Negramaro
Ci penserò domani – Pooh
Ti regalerò una rosa – Simone Cristicchi
https://youtu.be/5FHJme2Ng90
Finale
Beautiful That Way – Noah
Sì, perché la vita è bella e tutti ci meritiamo di viverla.