Alcoltest: secondo la Cassazione non commette quasi mai errori, ma in alcuni casi la patente è stata riconsegnata
La guida in stato di ebbrezza comporta inevitabilmente e giustamente delle conseguenze pesanti per l’automobilista. Ma l’alcoltest ha sempre ragione? Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, si potrebbe anche contestare una multa perchè il dispositivo non è omologato in maniera corretta, ma questo non serve ad annullare nè la sanzione amministrativa nè quella penale.
Bisogna infatti dimostrare in modo concreto il cattivo funzionamento dell’alcoltest, una precisazione che è stata resa pubblica dalla Corte di Cassazione con una sentenza di pochi giorni fa. Secondo i giudici di piazza Cavour, il superamento dei limiti viene sanzionato senza che l’automobilista possa dimostrare che era capace di controllare comunque i propri riflessi.
Lo stato di ebbrezza, dunque, non è meno grave se le condizioni sono considerate “idonee” alla guida. Per la Cassazione l’alcoltest non sbaglia quasi mai, anche se esiste un precedente incoraggiante. Due anni fa, infatti, un ristoratore abruzzese è stato risarcito dopo che le sue analisi sono state smentite da una struttura ospedaliera, rendendo inutile il ritiro della patente.