Cartelle Equitalia e bollo auto: in questi giorni vengono inviate diverse notifiche, ma alcune possono essere prescritte
Equitalia sta inviando negli ultimi giorni delle cartelle per il mancato pagamento del bollo auto. Il portale Laleggepertutti.it ha spiegato come alcuni di questi solleciti siano giunti a prescrizione, dunque ci si può difendere ed evitare di sborsare soldi: cerchiamo di capire in che modo è possibile.
Anzitutto, la notifica della società di riscossione deve avvenire entro due anni dalla consegna del ruolo, una data che è scritta nella cartella stessa. Il bollo auto si prescrive quattro anni dopo la scadenza del pagamento, cioè “tre anni dopo quello successivo alla decadenza”.
Anche in questo caso bisogna leggere con attenzione la cartella e i dettagli su queste date e le morosità. C’è comunque un dettaglio non secondario da ricordare: la prescrizione dei tre anni può ricominciare da capo se prima della scadenza Equitalia invia un sollecito di pagamento, anche se si tratta di una ipotesi rara.
In caso di prescrizione e di mancata notifica del sollecito, il contribuente può ricorrere contro la cartella esattoriale rivolgendosi alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni. L’alternativa è quella dell’autotela, ma quest’ultima può far “sprecare” i giorni a disposizione per il ricorso al giudice.