Ottava sconfitta in campionato per la Lazio di Pioli, decima considerando le due arrivate in Supercoppa e nel preliminare di Champions. I biancocelesti non rialzano più la testa
All’Olimpico va in scena la sfida tra la Lazio di Pioli e la Juventus di Allegri, che da quando è l’allenatore dei bianconeri non ha mai fallito contro i biancocelesti. Le due squadre vengono da momenti completamente opposti: da una parte la Lazio in profonda crisi, con un solo punto fatto in cinque partite, dall’altra la Juve che sta tornando a fare la voce grossa in campionato dopo un inizio da incubo.
I padroni di casa partono aggressivi, pressano dalla trequarti campo per non far ragionare gli avversari e provano ad affondare sulla fascia destra, ma la fortuna non è dalla parte loro parte e al 7′, al primo tentativo , la Juve passa in vantaggio grazie all’auto gol di Gentiletti che respinge in porta il cross potente di Dybala che approfitta al meglio dell’invio sbagliato di Mauricio. A differenza delle altre gare in cui l’atteggiamento dei giocatori ha lasciato non poco a desiderare, stavolta la Lazio non molla ancora prima di averci provato, ma è altrettanto vero che mancano reali occasioni da gol, che la Juve difensivamente non rischia praticamente nulla e che ogni volta che che si affaccia dalle parti di Marchetti crea buoni spunti. E dopo aver subito la pressione della Lazio per 10′, la Juve, cinica e forte, trova il gol del raddoppio ancora una volta con Dybala. Tutto nasce, ancora una volta, da un errore di Mauricio che serve Asamoah di testa, permettendo alla Juve di avanzare, poi Mandzukic serve Dybala che ha tutto il tempo di controllare il pallone con la coscia e piazzare il pallone vicino al palo. Diventa tutto facile per la Juve che difende bene e controlla al meglio la gara fino al fischio di Banti.
Al rientro Pioli opera un doppio cambio e cerca di dare all’attacco quell’imprevedibilità mancata nei primi 45′: dentro Felipe Anderson e Keita, fuori Candreva e Kishna. Ma l’Olimpico non ci sta e i cori dei tifosi della Lazio sono tutti contro la dirigenza. Una timida protesta della Lazio arriva al 50′ quando un contatto tra Barzagli e Radu finisce con quest’ultimo a terra in area di rigore. C’è chi chiede il fallo, ma Banti non vede nessuna irregolarità e il gioco continua. I ragazzi di Pioli provano a riversarsi in attacco, ma i bianconeri hanno tutto il tempo di chiudere gli spazi dato che la manovra dei padroni di casa è lenta e prevedibile. Il primo vero spunto è quello del 64′: Felipe Anderson viene lanciato da Parolo, mette il pallone al limite dell’area di rigore con un bel tocco di tacco ma al momento del tiro Milinkovic-Savic manca clamorosamente il pallone. Nel finale la Lazio si gioca il tutto per tutto con l’entrata di Matri, che subentra a Milinkovic, ma la Juve sta tutta dietro e prova a ripartire in contropiede. Keita ci prova dare una scossa, la sua entrata dà sicuramente qualcosa in più, ma niente che possa davvero dare una svolta e riaprire la partita. Solo all’87’ Klose riesce a tirare per la prima volta, segno delle difficoltà di un reparto e di una squadra che non riesce a servire le proprie punte. E al fischio finale per la Lazio ci sono solo fischi.
Per la Lazio è buio pesto. Salgono a quota otto le sconfitte in campionato. Non mancano i soliti errori difensivi, ma non ci sono innocenti dato che anche l’attacco è impalpabile. Buffona mai davvero impegnato dato che di tiri pericolosi non ce ne sono stati da parte degli uomini di Pioli. E proprio il mister non può certo dormire sonni tranquilli dato che la squadra continua a perdere. Non è il solo colpevole, ma il mister ora è obbligato a prendersi le proprie responsabilità. Nessuno si salva. Sono tutti sul banco degli imputati: società, allenatore e squadra.
LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo, Candreva (46′ Felipe Anderson), Milinkovic-Savic (71′ Matri), Kishna (46′ Keita); Klose. All.: Pioli A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Konko, Hoedt, Felipe Anderson, Cataldi, Matri, Keita, Djordjevic.
JUVENTUS (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner, Marchisio, Sturaro, Asamoah (69′ Evra), Alex Sandro; Manduzkic (82′ Morata), Dybala (80′ Cuadrado). All.: Allegri. A disp.: Neto, Rubinho, Rugani, Evra, Cuadrado, Padoin, Vitale, Zaza, Morata.
ARBITRO: Banti (sezione di Livorno).
AMMONITI: Gentiletti (L), Manzdukic (J), Mauricio (L), Radu (L), Parolo (L), Alex Sandro (J), Evra (J), Klose (L)
Lazio: Lazio, è buio pesto. Dybala trascina la Juve e condanna i biancocelesti - Sport Go
4 Dicembre 2015 @ 22:45
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