Lazio in profonda crisi, ma Pioli non molla: “Non lascio la barca in difficoltà. È un momento dove solamente la voglia non basta”
Biglia in lacrime è la fotografia perfetta del momento negativo della Lazio, che in sei partite è riuscita ad ottenere un solo punto. Mancano certezze, manca un pizzico di fortuna e manca il sostegno di una tifoseria che adesso non concede più nessun alibi a una società che in estate ha dichiarato difficilmente migliorabile una formazione che sembra fare acqua da tutte le parti, a un allenatore che non sembra essere in grado di gestire il gruppo e a una squadra che, soprattutto nelle precedenti sconfitte, non ha messo in campo il carattere giusto. La Juve oggi ha letteralmente passeggiato all’Olimpico e ad unire le due tifoserie è stato il numero biancoceleste, Claudio Lotito, come al solito protagonista dei cori di protesta della tifoseria della Lazio, ma non solo dato che stasera si sono uniti anche i tifosi juventini. E Lotito non ha gradito visto che ha mandato a quel paese i tifosi presenti allo stadio, accompagnando il tutto con il gesto del braccio sinistro.
“La generosità e la voglia di fare la partita c’è stata, non deve più succedere che alla prima occasione si va in svantaggio.È un peccato perché si poteva fare una partita differente. Siamo stati vogliosi, ma troppo lenti e prevedibile. Futuro in discussione? Questo non lo, sono domande che non dovete fare a me. Io lavoro al meglio per cercare di ricostruire certezze. Sicuramente possiamo e dobbiamo fare molto di più. Per noi è strano non segnare con una certa continuità, ma ci sono anche dei meriti dei nostri avversari. Abbiamo perso fiducia e non proviamo più la giocata, dove in passato abbiamo sempre trovato situazioni importanti. Dobbiamo essere lucidi ad ammettere che stiamo vivendo un momento delicato. Serviranno prestazioni con più intensità e attenzione. Non mi aspettavo questa altalenanza di risultati, mi aspettavo di più ed è chiaro che è il lavoro della squadra che deve esaltare quello dei singoli. Stiamo perdendo idee, velocità e soluzioni da offrire al compagno con la palla. Cataldi? Giocatore di grande prospettiva, ma avevo bisogno di caratteristiche diverse”.
Poi Pioli – come riportato da Lazionews – è intervenuto anche in conferenza stampa:
Partita non positiva, si sente in discussione?
“Per ripartire bisogna dare di più, il compitino non è più sufficiente. Siamo tutti responsabili, io sono il primo, ma penso solo a lavorare e lavorare meglio”.
Pensa che si possa uscire dalla crisi con il mercato?
“Quello che conta è che non vinciamo da parecchio tempo e che non possiamo iniziare andando sempre sotto. Questi dati pesano, dobbiamo fare più attenzione. Così diventa difficile. Il mercato di gennaio ci deve servire per migliorare la squadra”.
Ha mai pensato alle dimissioni?
“Io non mi dimetto. Sono il primo responsabile, ma non mollo una barca in difficoltà2.
Come sta lo spogliatoio? Biglia a fine gara era in lacrime.
“Quando si hanno giocatori sensibili e attaccati alla situazione, che si rendono conto che non stiamo rendendo al massimo uno sfogo ci può stare. E’ positivo, vuol dire che siamo dentro alla causa e che possiamo farcela tutti insieme. La squadra non sta bene”.
La squadra reagisce ai suoi stimoli?
“Stasera abbiamo incontrato una squadra più forte, che sta meglio e che ha potuto giocare difendendosi e ripartendo”.
È una Lazio senza idee.
“È un momento dove solamente la voglia non basta, soprattutto contro avversari contro la Juventus. C’erano partite da sfruttare, ma a Empoli non abbiamo pagato errori solo nostri”.
Ci sarà il ritiro?
“Non lo so perché non ho parlato con la società”.
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