Era il 15 dicembre 1979 quando la giovanissima Fabiana Udenio venne scelta come prima annunciatrice in occasione dell’inaugurazione di Rai 3 (al tempo Rete Tre), rete diretta da Giuseppe Rossini, uno dei fondatori. Il canale, che aveva circa sei ore di programmazione, nacque grazie alla riforma della RAI del 1975, ma ci volle diverso tempo per mettere a punto il servizio da offrire, che all’inizio raggiunse i capoluoghi di regione (quasi la metà della popolazione presente sul territorio nazionale dato che arrivava al 45% degli italiani).
Contemporaneamente nacque il TG3, che andava in onda mezz’ora la sera ed era diretta da Biagio Agnes. Per dieci minuti si dava spazio alla cronaca nazionale ed estera (se ne occupava la redazione della Capitale), poi per venti minuti si dava spazio ai contenuti prodotti dalle testate regionali. Nel 1982, in seguito alla nascita dell’emittente Rete 4, i canali RAI, al tempo conosciuti con i nomi Rete 1, Rete 2 e Rete 3, cambiarono i propri nomi e sostituirono la parola Rete con la parola Rai e il terzo canale della televisione pubblica divenne Raitre e cambiò il logo, adottando il tetraedro verde che lo caratterizzò fino al 2000.
Tanti i volti noti che negli anni passarono per questa rete e tra questi troviamo Corrado e Sabina Guzzanti, lanciati dal programma “Tunnel” Piero Chiambretti con “Va’ pensiero” e “Complimenti per la trasmissione”, Michele Santoro con”Samarcanda”, “Il rosso e il nero” e “Tempo reale”. Non solo satira e approfondimenti giornalistici (tra questi anche “Report”, trasmissione ideata e condotta da Milena Gabanelli), su Rai 3 dal 1988 andò in onda “Un giorno in pretura”, ma anche programmi meno impegnati come il varietà condotto da Alba Parietti, “La piscina”. Spazio anche allo sport con “Quelli che… il cacio”, altra trasmissione storica che portò al successo Fabio Fazio, che poi tornò con la trasmissione “Che tempo che fa” e a programmi come “Chi l’ha visto?”, uno dei più longevi di Rai 3.