Roma in vantaggio grazie a una papera del Torino ma nel finale spreca tutto e permette a Maxi Lopez di segnare il gol del pareggio su rigore
Allo Stadio Olimpico di Torino si sfidano i granata di Ventura e i giallorossi di Garcia. I primi occupano l’ottavo posto a quota 21 punti, i secondi sono quarti a 27 punti, ma dopo le ultime battute d’arresto in Champions League e in campionato sono chiamati a dare un segnale forte all’ambiente, soprattutto perché la vittoria della Juve contro la Lazio non può non mettere sotto pressione le altre squadre candidate al titolo, tra cui anche la Roma, che deve riportarsi a +3. Garcia ritrova Gervinho e lo schiera dal 1′ minuto al fianco di Dzeko e Iago Falque, che ancora una volta viene preferito a Iturbe.
L’inizio della partita vede subito la Roma in affanno perché i padroni di casa partono forte e dopo 3′ impegnano subito Szczesny: Molinaro scende sulla fascia sinistra indisturbato, mette un pallone forte in area, Belotti arriva in scivolata ma la sua deviazione viene fermata provvidenzialmente dal portiere arrivato in prestito, che ribatte con i piedi a distanza ravvicinata. La pressione non cala e al 6′ arriva un altro brivido quando, dopo un calcio d’angolo, il tiro di Bruno Peres viene deviato e finisce vicinissimo al palo. A quel punto gli ospiti cominciano a prendere le misure, alzano il pressing e riescono a mettere in difficoltà la squadra di casa, soprattutto sull’asse Digne-Iago Falque. Ma piove sul bagnato e Gervinho, appena recuperato, al 25′ si ferma a causa di un nuovo infortunio e al suo posto viene inserito Iturbe. Gli animi non solo calmi e l’esempio lampante è quello di Florenzi (il numero 24 sbaglia molti palloni e sembra nervoso) che intorno al 35′ discute animatamente con Acquah, tanto che Damato ammonisce entrambi. Nessuna emozione fino alla fine del primo tempo e appare evidente che nella ripresa debba cambiare atteggiamento la Roma dato che non ha mai tirato in porta nei primi 45′.
Al rientro i due allenatori non operano nessun cambio, ma la trama di gioco non cambia e, come nel primo tempo, è il Torino a farsi vedere per primo in attacco con una grande discesa sulla fascia di Bruno Peres che salta tre avversari, ma crossa troppo sul portiere. La Roma continua ad avere una manovra di gioco quasi inesistente, avanza con troppa lentezza e ogni azione è macchinosa. E proprio queste difficoltà la portano a non tirare anche nel secondo tempo. Il primo vero brivido il Torino lo corre al 69′ quando Iturbe crossa in area e il pallone respinto arriva sui piedi di Pjanic che ritarda il tiro e premette a Glik di recuperare e allontanare il pallone. Poco dopo anche Dzeko, per la prima volta nell’arco della partita, riesce a colpire di testa il pallone servito da Florenzi, ma la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. Ed è sempre Florenzi a battere il calcio d’angolo sul quale Iturbe si rende pericoloso colpendo di testa indisturbati e facendo finire la palla fuori di poco. Ma la fortuna gira dalla parte della Roma e all’84’ arriva l’inaspettato gol del vantaggio grazie a una dormita del Torino che agisce in modo imbarazzante in occasione del calcio di punizione di Pjanic sul quale nessuno interviene (pallone messo in mezzo, non tiro in porta, ndr). Nel finale spreca Dzeko e quando i giochi sembra chiusi ecco che la Roma si complica la vita da sola e una leggerezza di Rudiger al limite dell’area porta il Torino a guadagnarsi il calcio di rigore che rimette il risultato in parità. Maxi Lopez tira da un lato e Szczesny va dall’altro. Ammonito Manolas per il fallo e non mancano le polemiche per il penalty concesso (da rivedere, infatti, perché ci sono non pochi sull’intervento di Manolas, che sembra prendere il pallone).
Roma brutta ma che per tutta la gara ha concesso poco al Torino, va in vantaggio con fortuna, spreca l’occasione del 2-0 e alla fine spreca tutto. Niente riscatto per gli uomini di Garcia che adesso hanno la Juve con il fiato sul collo a -1. Serve carattere, allenatore e mister ora devono assolutamente centrare la qualificazione in Champions per poi rituffarsi sul campionato. Domenica c’è la sfida contro il Napoli di Sarri.
TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli 69′ Benassi), Molinaro (85′ Martinez); Quagliarella (65′ Maxi Lopez), Belotti. A disp.: Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Jansson, Zappacosta, Benassi, Gazzi, Prcic, Martinez, Maxi Lopez, Amauri. Allenatore: Giampiero Ventura
ROMA (4-3-3): Szczęsny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (71′ Vainqueur); Gervinho (25′ Iturbe), Dzeko, Falque (84′ Torosidis). A disp.: De Sanctis, Lobont, Castan, Gyomber, Emerson, Torosidis, Keita, Ucan, Vainqueur, Di Livio, Sadic, Iturbe. Allenatore: Rudi Garcia
ARBITRO: Antonio Damato (sezione di Barletta)
AMMONITI: Pjanic (R), Bruno Peres (T), Acquah (T), Florenzi (R), Nainggolan (R), Glik (T), Manolas (R)