Saint Étienne-Lazio finisce in pareggio. Al gol di Matri risponde Eysseric, aiutato da una papera di Berisha
La partita tra Saint Étienne e Lazio, che si gioca nell’impianto del Geoffroy-Guichard, rappresenta l’ultimo atto della fase a gironi di Europa League ed è la sfida tra le prime due, i padroni di casa sono secondi e gli ospiti primi. Ai fini della classifica le due squadre non hanno nulla da chiedere dato che i giochi sono chiusi e nessun risultato potrà cambiare la classifica. Come previsto, Pioli schiera Oikonomidis e l’inedito tandem d’attacco Matri-Djordjevic.
Non è un primo tempo emozionante quello disputato dalle due formazioni. A inizio gara si mette in mostra Hoedt a causa di un errore in fase di impostazione che lo costringe a far fallo e a prendersi il primo cartellino giallo dopo appena 6′. Nessuna vera iniziativa offensiva fino al 20′, quando Parolo lancia bene Matri che scatta verso l’area avversaria e tira, ma trova solo l’esterno della rete. I padroni di casa rispondono subito con Corgnet che impegna Berisha, costretto a deviare in calcio d’angolo. Nel frattempo il Saint Étienne deve fare i conti con l’infortunio di Karamoko, costretto a farsi sostituire da Sall, che viene subito chiamato a respingere un tiro di Felipe Anderson, non particolarmente ispirato. Altra occasione arriva alla mezz’ora, ma Felipe Anderson non sfrutta al meglio e cerca la conclusione personale ignorando i compagni di squadra e poco dopo Oikonomidis viene trattenuto da un avversario, senza che l’arbitro segnali l’irregolarità dell’intervento (sembra giusta la decisione). Rischia Hoedt che commette fallo e viene graziato dall’arbitro. Il primo tempo si conclude a reti inviolate e senza molto spettacolo in campo. Al contrario, sugli spalti c’è un clima di festa.
Al rientro la Curva del Saint Étienne, dopo aver esposto uno striscione in ricordo di Gabriele, mostrano solidarietà nei confronti della Curva Nord e della Curva Sud con lo striscione che recita “Le curve non si dividono”. A sbloccare la partita ci pensa Alessandro Matri al 52′, proprio pochi attimi dopo aver fallito una ghiotta occasione da gol: la punta della Lazio salta Moulin con il pallonetto e poi di forza va sul pallone per evitare la deviazione di un difensore. I biancocelesti hanno anche l’occasione del raddoppio al 55′ ma Djordjevic non approfitta del bel pallone servito da Anderson e al posto di metterla in rete colpisce il palo esterno. La risposta dei Verdi non è immediata, ma arriva e sui piedi di Galtier che impegna Berisha. Ci provano anche Corgnet e Maupay, ma la Lazio non si fa sorprendere e ha un’altra occasione con Felipe Anderson, che ancora una volta cerca la gioia personale. Al 77′ Berisha rimette in partita gli avversari con una papera che ha del clamoroso: Eysseric ruba palla a Felipe Anderson che cerca un dribbling evitabile, Berisha va da un lato e al momento del tiro scivola e non para un pallone innocuo. Pochi minuti dopo il portiere albanese rischia anche di far segnare il gol del vantaggio a Maupay, ma si salva.
Partita tutt’altro che bella. Hoedt rischia il rosso per doppi ammonizione e nel primo tempo compie due follie. La partita non serviva per la qualificazione, ma non si può dire che sia servita a risollevare il morale della squadra.
SAINT-ÉTIENNE (4-2-3-1) – Moulin; Brison, Karamoko (27′ Sall), Pogba, Polomat; Clement, Corgnet (64′ Bamba); Diomande (57′ Pinheiro), Eysseric, Bahebeck; Maupay. All.: Galtier. A disp.: Ruffier, Malcuit, Baya Sall, Bamba, Pinheiro, Suljic, Saint-Louis.
LAZIO (4-4-2) – Berisha; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Felipe Anderson, Cataldi, Parolo, Oikonomidis (84′ Candreva); Matri (74′ Morrison), Djordjevic. All.: Pioli. A disp.: Guerrieri, Gentiletti, Biglia, Candreva, Murgia, Morrison, Klose.
ARBITRO: Blom (Olanda)
AMMONITI: Hoedt (L), Mauricio (L), Brison (S), Cataldi (L)