A volere la costruzione della Cattedrale di Cristo Salvatore fu lo Zar Alessandro I, che il 25 dicembre 1812, dopo la ritirata dei soldati di Napoleone, firmò il manifesto in cui annunciò la decisione, intesa come segno di riconoscenza verso la Provvidenza, di ergere tale cattedrale in onore dei caduti russi. Da principio i lavori iniziarono sulla Collina dei Passeri, ma diversi problemi di sicurezza spinsero Nicola I, che nel frattempo aveva ricevuto la carica di Zar, a individuare un altro luogo. La consacrazione della Cattedrale di Cristo Salvatore avvenne il 26 maggio 1883, giorno dell’incoronazione di Alessandro III.
Dopo la morte di Lenin, ma soprattutto dopo la Rivoluzione d’Ottobre, le istituzioni decisero di far sorgere proprio lì un monumento al socialismo, il Palazzo dei Soviet. Il 5 dicembre 1931, dopo l’ordine di Kaganovic (il ministro russo), la Cattedrale di Cristo Salvatore fu fatta saltare in aria e ridotta in cenere. Al suo posto doveva sorgere il Palazzo dei Soviet, ma la mancanza di fondi fece sì che il sito non venisse sostituito. Ma fino al 1990 non comparve nessun monumento e nel 1990 si procedette con la ricostruzione della Cattedrale di Cristo Salvatore.