Era il 19 gennaio 1955 quando in Italia fece il proprio debutto lo Scarabeo, il gioco da tavolo che si rifà allo Scrabble inventato da Alfred Butts negli anni Trenta e perfezionato da Brunot nel decennio successivo. La variante italiana del gioco, un’evoluzione dei famosi cruciverba, arrivò nelle case nostrane grazie ad Aldo Pasetti (non mancò l’accusa di violazione del diritto d’autore, ma nel 1961 la Corte di appello di Milano lo prosciolse) e, solo successivamente, grazie alla Editrice Giochi.
Per giocare a Scarabeo si utilizza una scacchiera 17×17 contenente alcune caselle speciali, grazie alle quali è possibile anche triplicare il proprio punteggio. Ogni giocatore ha a disposizione otto lettere che vengono pescate da un sacchetto. Il primo giocatore compone la parola utilizzato le lettere pescate e il secondo giocatore ha l’obbligo di proseguire utilizzando almeno una delle lettere presenti nella parola composta dall’avversario. A Scarabeo vince ci ottiene il punteggio più alto finite le lettere contenute nel sacchetto.