Incidente e colpo di frusta: dopo le recenti modifiche legislative bisogna seguire un percorso ben preciso
Il colpo di frusta è una delle conseguenze principali dei tamponamenti stradali, una leggera lesione dei tessuti molli del collo. Il portale Laleggepertutti.it ha spiegato come funziona il risarcimento dei danni fisici in questo caso, visto che la situazione è cambiata rispetto a quanto avveniva in passato.
Fino a qualche tempo fa, infatti, era sufficiente recarsi al pronto soccorso dopo l’incidente e farsi diagnosticare il trauma per ottenere il risarcimento, poi sono aumentate le truffe assicurative, a tutto svantaggio degli automobilisti corretti. Il cosiddetto “Decreto Monti” (il Decreto Legge del 6 dicembre 2011 numero 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”) ha previsto che il risarcimento ci sia soltanto se provato da un esame clinico strumentale.
Di conseguenza non basta il certificato del pronto soccorso o di un medico, ma bisogna presentare una radiografia oppure una risonanza. Esami di questo tipo sono spesso costosi e dunque le richieste di risarcimento sono diminuite nel corso degli ultimi anni. Per il risarcimento si deve seguire un percorso ben preciso. Anzitutto va compilato il Modulo Blu e sono molto utili anche le testimonianza di altre persone che hanno assistito al sinistro.
Dopo il tamponamento ci si deve recare al pronto soccorso e individuare la lesione: dopo aver ottenuto il certificato dal medico, si potrà inviare la domanda di risarcimento danni alla compagnia assicurativa. Il legale dell’assicurazione visiterà la persona con il colpo di frusta e esaminerà tutti i documenti, stimando il danno subito e le spese mediche sostenute.