Marco Polo, mercante, viaggiatore e ambasciatore italiano, nacque a Venezia il 15 settembre 1254 da una famiglia dell’alta borghesia cittadina. Il padre Niccolò era una mercante e insieme a suo fratello Matteo invogliò il giovane Marco a intraprendere la stessa strada. Proprio con il padre e con lo zio, Marco Polo partì alla volta dell’Asia. Correva l’anno 1271. I tre svolsero alcune missioni per conto del Gran Khan del Katai (Cina) e viaggiarono verso diverse province dell’impero. Ci vollero circa 25 anni per portare a termine i diversi viaggi e Marco Polo, che ricevette la nomina di messere e divenne informatore e ambasciatore del sovrano, raccontò questa sua lunga esperienza nella famosa opera “Il Milione”.
In Asia i tre Polo rivestirono cariche governative e il più giovane divenne Governatore di Hang-chou. Nel 1295 fece rientro a Venezia e lì non fu sempre facile: il 5 settembre 1298 Marco Polo, che si trovava su una delle navi veneziane sconfitte dai genovesi a Curzola, fu fatto prigioniero e proprio in quel periodo di detenzione conobbe Rustichello da Pisa, che si fece raccontare dei viaggi in Asia con il fine di mettere tutto nero su bianco. Fu proprio il racconto del viaggiatore, trascritto per la prima volta in francese che divenne un documento fondamentale per comprendere l’Oriente del Medioevo.
Nel 1300 sposò una patrizia veneziana, Donata Badoèr, e con lei ebbe tre figlie: Fantina, Belella e Moreta. Il grande viaggiatore e mercante italiano morì nella sua abitazione l’8 gennaio 1324 e fu tumulato nella chiesa di San Lorenzo. In seguito, a causa della ricostruzione della struttura, le sue spoglie andarono perdute.