Entreranno quasi un milione nelle casse comunali di Guidonia grazie ad un suggerimento del M5S. I portavoce: “Ora utilizzare quei soldi per il contrasto alla povertà e per il lavoro”
Sono stati i cittadini M5S presenti nella commissione finanze del 2 Febbraio 2015 a chiedere chiarimenti circa le modalità con le quali vengono addebitati e riscossi i tributi comunali alle nuove attività industriali nel territorio, in particolare quelle a forte impatto ambientale come centro logistico e impianto TMB.
Alla dottoressa Delia Corsi, direttrice della società 3Esse incaricata della riscossione tributi per conto del Comune, è stato chiesto quanto e se i nuovi insediamenti industriali, in particolare quelli a ridosso del Parco Archeologico e Naturalistico dell’Inviolata, fossero in regola con i tributi. I nominativi delle società titolari, a prima vista non sembravano figurare tra i contribuenti della nostra città.
Da quella semplice richiesta, è scaturito poi un approfondimento da parte della società che una volta acquisiti i documenti sul cambio di destinazione d’uso dei terreni che da agricoli sono diventati edificabili per consentire la costruzione degli enormi ed impattanti edifici industriali, ha provveduto al calcolo degli arretrati che rischiavano anche di finire in prescrizione.
“Sono stati ravvisati mancati pagamenti per oltre 700 mila euro dal 2009 al 2014 per il centro logistico a ridosso dell’autostrada, e quasi 200 mila per il TMB – spiegano i portavoce in consiglio comunale Sebastiano Cubeddu e Giuliano Santoboni – e pretenderemo che questi mancati pagamenti verranno utilizzati per sostenere concretamente i nostri concittadini in difficoltà economica e per creare occasioni di lavoro nel territorio“.