Vecchie lire: il 28 gennaio 2016 è l’ultima data disponibile per rivolgersi alle filiali della Banca d’Italia
C’è chi la rimpiange ancora e chi ormai si è abituato all’euro: si sta parlando della lira, la moneta ufficiale dell’Italia dal 1861 al 2002. Visto che sono passati appena 14 anni da quando ha smesso di avere corso legale, può ancora capitare di trovare in casa delle vecchie banconote, soldi che possono essere convertiti in euro.
Soltanto fino al prossimo 28 gennaio, però, come ricordato dal portale Laleggepertutti.it, altrimenti si trasformeranno in carta straccia. La possibilità è stata offerta a coloro che hanno compilato un’apposita domanda entro il 2012.
Un anno prima il Governo decise che il 6 dicembre doveva essere il termine ultimo per la conversione (in anticipo rispetto al 28 febbraio del 2012, la scadenza prevista inizialmente), poi la Corte Costituzionale “ordinò” al Ministero dell’Economia e alla Banca d’Italia di posticipare la data. Come funziona la conversione da lire in euro?
Da venerdì 22 gennaio 2016 bisogna dimostrare di aver chiesto la conversione tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012: l’operazione viene svolta nelle filiali della Banca d’Italia che offrono il servizio di Tesoreria. Chi non ha effettuato la richiesta quattro anni fa, invece, non deve disperare. Si ha tempo fino a giovedì 28 gennaio 2016 per inviare l’apposito modulo preparato da alcune associazioni dei consumatori (ecco quello dell’ADUC) alle filiali.
I documenti validi sono le richieste su carta con sottoscrizione, quella fatte tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), le semplice email e le dichiarazioni rilasciate al risparmiatore dalle filiali della Banca d’Italia. Per ogni informazione è attivo l’indirizzo di posta elettronica conversionelireeuro@bancaditalia.it.